A volte credenze errate, a volte vere e proprie scuse per non smettere: ecco le più comuni, "smontate" una ad una
Le domande relative ai rischi del fumo sono sempre tante. Ogni fumatore, infatti, anche il più accanito, si è interrogato almeno una volta nella vita sulla propria salute collegata all'abitudine al fumo. Eppure questi dubbi, altrettanto spesso, vengono lasciati cadere, cullandosi in facili illusioni. Scopriamo le credenze più comuni che portano i fumatori a ritardare lo spegnimento dell'ultima sigaretta, e spieghiamo come "smontarle" una ad una.
Testo tratto dal quaderno “Il fumo. Una dipendenza che mette a rischio la salute”
MI RILASSA
Fumare mi rilassa e abbatte lo stress che sarebbe altrettanto dannoso per la mia salute.
È vero, lo stress induce nell’organismo una condizione di infiammazione che, se diventa cronica nel tempo, può danneggiare la salute. Proprio per questo non dovremmo fumare: il fumo, contiene 8.000 sostanze chimiche diverse, di cui 80 cancerogene, e aumenta il carico di stress per il nostro corpo. La nicotina, che agisce su specifici recettori in diversi organi, aumenta il battito cardiaco e la pressione arteriosa, restringe i vasi sanguigni, fa lavorare il cuore più in fretta e con più fatica, causa leggera sudorazione e aumenta il metabolismo. Tutte condizioni che causano attivazione e quindi stress.
Allora perché ci sembra che accendere una sigaretta ci rilassi? Fumare placa l’agitazione e il nervosismo da astinenza, senza contare la componente rituale e psicologica dandoci l’illusione di avere un effetto calmante, ma in realtà è esattamente l’opposto. Fumare è una delle principali fonti di stress per l’intero organismo, ed è altamente dannoso per la salute.
LO SMOG È PEGGIO
Fumo poche sigarette al giorno. Vivere in città piene di smog non è più dannoso per i miei polmoni?
La quota di tumori attribuibili al tabacco è il 33%, mentre solo il 2-3% all’inquinamento ambientale. Inoltre, chi fuma in casa vive in un luogo molto più inquinato di una grande città, poiché le polveri sottili si accumulano e si concentrano in ambienti chiusi. È vero che anche il numero di sigarette fumate conta: più ne fumiamo e più aumenta il rischio di malattia, ma anche una sola sigaretta non rappresenta una soglia di sicurezza. Inoltre vivere in città è per molti una necessità derivata dal lavoro o dalla famiglia, mentre fumare è una scelta personale alla quale è più facile rinunciare per salvaguardare il più possibile la propria salute, con volontà personale e l’aiuto di medici e strutture specializzate.
TANTO FACCIO SPORT
Conduco una vita sana, faccio sport e sono attento all’alimentazione. Perché dovrei rinunciare al piacere di qualche sigaretta?
Svolgere attività fisica in modo costante e seguire un’alimentazione corretta sono indici di cura di sé e di uno stile di vita salutare. Perché compromettere alcune buone abitudini per colpa delle sigarette? Le molecole antiossidanti assunte ad esempio con una alimentazione ricca di frutta e verdura non sono sufficienti ad "annullare” i gravi effetti tossici e cancerogeni delle oltre 8.000 sostanze che immettiamo nel nostro organismo ogni volta che fumiamo una sigaretta. Inoltre fumare significa bruciare ossigeno e assumere, tra le sostanze presenti nella combustione, monossido di carbonio. E per chi svolge attività fisica o sportiva significa ridurre del 20% le proprie prestazioni.
SMETTO QUANDO VOGLIO
Quando prendo una decisione non mi ferma nessuno. Sono certo di riuscire a smettere quando voglio…
È possibile che persone di grande carattere e fermezza riescano a smettere al primo tentativo cogliendo subito i vantaggi di questa scelta di salute, ma tantissime persone si scoprono in difficoltà nel momento in cui decidono di smettere. Questo perché la nicotina si comporta come l’alcool o altre sostanze stupefacenti: crea una vera e propria dipendenza. Si parla, infatti, di “crisi di astinenza” anche per le sigarette. È quindi meglio chiedere subito aiuto e farsi sostenere durante il percorso di addio al tabacco, che può assumere i contorni di una vera e propria rinascita.
FUMO SIGARETTE LEGGERE
Ho scelto di fumare light perché è meno dannoso rispetto alle altre sigarette…
Aver immesso sul mercato sigarette considerate “più leggere” è stata la risposta alle politiche di antitabagismo di alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, dove risiedono le più grandi industrie produttrici di sigarette. Cosa cambia tra una sigaretta light e una considerata normale? Le quantità di catrame, nicotina e monossido di carbonio sono minori rispetto a quelle di una sigaretta “nomale", come viene segnalato sul pacchetto stesso.
Il problema è che la diminuzione di queste sostanze nella formulazione del prodotto non comporta automaticamente la diminuzione dell’assorbimento delle sostanze stesse da parte del nostro organismo. Inoltre, una sigaretta meno forte viene solitamente aspirata in modo più profondo e purtroppo, altrettanto spesso, il fumatore non riesce a controllare il numero di sigarette accese perché le considera meno dannose, con risultato di fumare addirittura di più. Dal 2003, in Europa, le diciture light e simili che suggeriscano una minore pericolosità sono vietate, perché considerate ingannevoli.
FUMANO TUTTI...
La scuola, gli amici, i social media: sono questi gli esempi che seguono i miei figli. I ragazzi non guardano certo noi genitori, anche se fumiamo regolarmente...
Un amico del cuore che fuma può essere un esempio determinante e influenzare il comportamento di un giovanissimo, ma, allo stesso modo, anche un genitore che fuma. I ragazzi vogliono diventare subito grandi, e se vedranno che gli adulti di riferimento fumano saranno inconsciamente portati ad associare il comportamento del fumo all’idea di essere grandi e indipendenti. I genitori possono anche proteggere i figli dal fumo passivo: fumare in casa significa far fumare ai figli un decimo di ciascuna sigaretta.
FACCIO I CONTROLLI
Mi sottopongo ogni 2 anni a una radiografia ai polmoni. Così posso fumare in totale sicurezza…
La diagnosi precoce è fondamentale, ma non bisogna dimenticare che la radiografia serve per identificare un tumore in fase iniziale (e questo è un vantaggio per il paziente), ma non serve a impedirne lo sviluppo. Inoltre la radiografia ai polmoni è una tipologia di esame che verifica solo lo stato dei polmoni, senza esaminare altri organi che possono essere colpiti da malattie correlate al tabacco (come il sistema cardiovascolare e tumori in diversi distretti corporei).
Inoltre esistono tecniche molto più all’avanguardia, come la TC spirale, in grado di individuare tumori in fase molto precoce quando sono ancora trattabili con la sola chirurgia, aumentando le possibilità di sopravvivenza. Insomma, esami e screening sono fondamentali, ma eliminare il fumo non ha paragoni per la salute: 9 tumori al polmone su 10, e un terzo di tutti i tumori, sono attribuibili al tabacco.
TANTO FUMO POCO
Fumo da una vita, ma poco. Che danni potrò avere?
È vero che i danni del fumo sono proporzionali al numero di sigarette fumate (e che non esiste mai il rischio zero: anche una sola sigaretta fa danno al nostro organismo), ma anche il fattore tempo gioca un ruolo di primo piano. Il rischio di tumore e di altre malattie aumenta tanto più a lungo si è fumato perché a un certo punto l'organismo perde la capacità di limitare gli effetti negativi delle sostanze cancerogene, un processo più evidente nelle donne. Non è mai troppo tardi per smettere di fumare, perché alcuni dei benefici della cessazione del fumo si manifestano già dalle prime settimane dopo aver spento l’ultima sigaretta.
NON ASPIRO NEANCHE
Quando fumo non aspiro profondamente, ma butto subito fuori il fumo: in questo modo i miei polmoni sono al sicuro.
È vero che più profondamente si aspira maggiori sono le sostanze tossiche che immettiamo a fondo nelle vie aeree, ma anche aspirando poco una parte delle sostanze tossiche arriva comunque fino ai polmoni. Inoltre, non dimentichiamo il danno che il fumo fa alla pelle del volto e delle mani, alla bocca e ai denti; in particolare tenere il fumo "in bocca" aumenta il rischio di tumori del cavo orale, soprattutto delle labbra e della lingua. Quest’ultimo è un tumore molto pericoloso a causa dell’elevato grado di irrorazione sanguigna dell’organo: i tumori della lingua infatti si diffondono velocemente in altri distretti dell’organismo. L’unico modo per proteggere davvero la nostra salute è dire definitivamente addio al fumo.
FUMO E-CIG
Ho sentito dire che la sigaretta elettronica non fa male alla salute… quindi si può fumare in tranquillità
Le sigarette elettroniche sono dispositivi in cui il vapore viene sviluppato per riscaldamento di un liquido attraverso il calore rilasciato da una resistenza elettrica. Non si verifica quindi il fenomeno della combustione delle foglie di tabacco e della carta, responsabile della formazione della maggior parte delle sostanze tossiche e cancerogene. Tuttavia il vapore delle sigarette elettroniche contiene vari tipi di sostanze, come nicotina, particolato ultrafine e metalli pesanti come il nichel: le concentrazioni rilevate non sembrano destaare pericoli immediati per la salute, ma non esistono ancora studi dell’effetto delle sigarette elettroniche sul medio e lungo periodo.
La sigaretta elettronica può essere vista come uno strumento transitorio per smettere di fumare (nel caso in cui altri strumenti abbiano fallito, e sempre sotto la supervisione di un medico), ma non deve essere assolutamente percepita come un’alternativa “sicura” e “salutare” alla sigaretta tradizionale. Attenzione poi ai liquidi da vaporizzare che contengono nicotina: in questo caso può diventare facile entrare nel circolo della dipendenza, favorendo la transizione verso le sigarette "classiche".
STA TUTTO NEL DNA
Io credo che i tumori siano scritti nel nostro DNA, quindi tanto vale fumare, se una malattia viene è perché era destino.
Il nostro rischio personale di sviluppare una malattia è dato dall’interazione tra fattori genetici e ambientali: i primi non possiamo modificarli, ma sui secondi possiamo fare tanto scegliendo stili di vita corretti, basati sui cardini della sana alimentazione, dell’attività fisica e, naturalmente, dell’astinenza dal fumo di sigaretta. Non possiamo sapere qual è il nostro rischio globale, ma sappiamo che con le nostre scelte possiamo fare molto per diminuirlo o, nel caso del fumo, aumentarlo in maniera significativa. Quindi, perché rischiare?
Sostieni la ricerca contro il tumore del polmone e le malattie correlate al fumo. Dona ora.