Terapia sostitutiva, bupropione e vareniclina sono trattamenti efficaci per smettere di fumare. Le differenze e le indicazioni per trovare la soluzione più efficace
Terapia sostitutiva, bupropione e vareniclina sono tutti trattamenti efficaci per smettere di fumare. Tuttavia ci sono notevoli differenze tra i diversi approcci. Ha cercato di quantificarle nel 2013 la Cochrane Collaboration, un’istituzione internazionale che si occupa di esaminare con approccio sistematico tutte le ricerche pubblicate nella letteratura scientifica per tirare le somme su ciò che si sa su un dato argomento.
Analizzando 267 studi che avevano coinvolto oltre 100mila fumatori, i ricercatori della Cochrane Collaboration hanno confrontato le tre opzioni farmacologiche contro il fumo. Ecco i risultati principali:
- chi smette di fumare con la terapia sostitutiva e con il bupropione ha
circa l’80 per cento di probabilità in più di farcela rispetto a chi non
usa nessun farmaco; - chi smette di fumare con la vareniclina ha quasi il triplo
di probabilità in più di riuscirci rispetto a chi non usa nessun farmaco; - chi smette di fumare con la vareniclina ha più del 50 per cento di
probabilità in più di avere successo rispetto a chi ricorre alla terapia
sostitutiva e al bupropione; - la vareniclina è più efficace rispetto a un singolo approccio di terapia
sostitutiva, ma quando vengono abbinate più modalità di erogazione
(per esempio cerotto e spray) l’efficacia della terapia sostitutiva è del
tutto simile a quella della vareniclina.
*EDIT (19/07/2022): nel luglio e settembre 2021 sono stati ritirati dei lotti di vareniclina perché contenenti livelli di N-nitroso-vareniclina al di sopra di quelli accettabili stabiliti a livello europeo; l'AIFA e l'azienda produttrice hanno specificato che non c’è un rischio immediato per i pazienti che assumono il medicinale ma il ritiro dei lotti ha determinato gravi carenze del farmaco, senza che al momento vi siano notizie su eventuali nuove distribuzioni