Farmaci per smettere di fumare
Il fumo di tabacco è un importante fattore di rischio per numerose malattie, soprattutto per le malattie cardiovascolari e per il cancro, le principali cause di morte nel mondo occidentale. Un fumatore vive in media 10 anni in meno di un non fumatore e circa un fumatore su due prima di morire affronta due decenni di problemi di salute legati al consumo di tabacco, come le patologie respiratorie croniche. Abbandonare l’abitudine di fumare, a qualunque età, riduce grandemente il rischio di ammalarsi e di morire per una patologia legata al fumo.
Non è mai troppo tardi per smettere di fumare. La sola forza di volontà può però essere insufficiente per avere successo in questa impresa, specialmente per chi fuma da anni. Esistono dei farmaci che si sono dimostrati efficaci nel facilitare l’abbandono del fumo di tabacco. Queste terapie farmacologiche possono essere associate a strategie non farmacologiche, come il counselling, per ottimizzare le probabilità di successo.
LE TERAPIE FARMACOLOGICHE
Le terapie farmacologiche con cui ci si può aiutare per smettere di fumare sono:
- la terapia sostitutiva della nicotina
- la vareniclina (attualmente non più in commercio - nota Aifa del 15 luglio 2021
- il bupropione
- la citisina
La descrizione dettagliata dei meccanismi con cui agiscono e di come vengono usati è riportata nella corrispondente scheda del glossario che state consultando.
Il requisito essenziale per l’utilizzo di queste terapie farmacologiche è che ci sia la volontà di smettere di fumare, altrimenti la probabilità che siano efficaci è praticamente nulla. Quando il fumatore si sente pronto per fare un tentativo individua una data ipotetica a partire dalla quale si asterrà dal consumo di tabacco. La terapia con il farmaco per smettere di fumare va iniziata qualche giorno o settimana, a seconda del farmaco, prima della data pianificata (con una certa flessibilità).
COME AGISCONO
Tutti i farmaci per smettere di fumare aiutano a superare la dipendenza dal tabacco, una condizione determinata principalmente dalla nicotina. La dipendenza dalla nicotina ha due componenti, una psicologica e una fisica. Il fumatore dipende dalla nicotina sia perché desidera provarne gli effetti farmacologici, sia perché vuole evitare i sintomi dell’astinenza. La nicotina agisce come una droga: si lega ad alcune molecole (recettori) presenti sulle cellule del sistema nervoso centrale e stimola il rilascio di neurotrasmettitori, principalmente dopamina, che generano una sensazione di piacere e appagamento, inducendo il perpetuarsi del consumo del prodotto contenente nicotina.
I sintomi da astinenza da nicotina compaiono 4-12 dopo la cessazione del fumo e comprendono smania di fumare, irritabilità/aggressività, irrequietezza, ansia, depressione, difficoltà di concentrazione, aumento dell’appetito, mal di testa, capogiri e insonnia. Sono tutti sintomi temporanei, che raggiungono il picco di intensità nelle prime 24-72 ore per poi svanire, in genere nell’arco di 3-4 settimane. La prima settima rappresenta il periodo più critico per chi decide di smettere di fumare.
COME SCEGLIERE LA TERAPIA
I prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina (cerotti alla nicotina, chewing gum ecc.) sono acquistabili senza ricetta medica, necessaria invece per gli altri farmaci (vareniclina, bupropione e citisina). Dato che ognuna di queste terapie ha delle caratteristiche peculiari è comunque necessario discutere con il medico le diverse alternative a disposizione. Il curante valuterà quale può risultare più indicata, tenendo conto delle preferenze del paziente, ma anche di eventuali controindicazioni mediche. Per esempio, la vareniclina non è indicata per i pazienti che soffrono di una grave insufficienza renale. È possibile combinare più di una terapia, specialmente se il paziente ha una forte dipendenza dalla nicotina o ha ripreso a fumare dopo un primo tentativo di smettere in cui ha utilizzato un solo farmaco. Nel caso della terapia sostitutiva della nicotina è comune l’uso combinato di più formulazioni, come i cerotti transdermici più gomme o spray.
GLI EFFETTI COLLATERALI
I principali effetti collaterali dei farmaci per smettere di fumare sono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, dolori addominali), mal di testa e insonnia. Questi effetti indesiderati possono essere ridotti correggendo il dosaggio o modificando il tipo di prodotto.
L'EFFICACIA DEI VARI FARMACI
Tutti i farmaci elencati si sono dimostrati efficaci nel favorire la cessazione dal fumo. Nel 2015 è stata pubblicata una revisione sistematica Cochrane in cui è stata confrontata l’efficacia dei diversi farmaci per smettere di fumare. La Cochrane Collaboration è un’iniziativa internazionale grazie a cui migliaia di esperti provenienti da più di 130 Paesi raccolgono e sintetizzano le evidenze scientifiche sugli effetti degli interventi sanitari. Gli autori della revisione hanno individuato 12 articoli che riassumevano 267 studi in cui erano stati coinvolti complessivamente più di 100.000 partecipanti. Sulla base dei dati scientifici disponibili gli esperti hanno concluso che:
- rispetto al placebo, la terapia sostitutiva della nicotina e il bupropione sono ugualmente efficaci;
- i diversi prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina sono in genere ugualmente efficaci;
- l’uso contemporaneo di più prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina è più efficace della singola formulazione;
- la vareniclina è più efficace della singola terapia sostitutiva della nicotina (di qualunque tipo) o del bupropione;
- la vareniclina è ugualmente efficace dell’uso contemporaneo di più prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina;
- la terapia sotitutiva della nicotina combinata col bupropione non è più efficace della terapia sostitutiva della nicotina da sola.
Questi sono risultati che derivano da un’analisi aggregata di molti dati, utili a valutazioni globali, ma non è detto che valga per ognuno la stessa cosa. Potrebbe essere necessario fare più di un tentativo per trovare il farmaco più efficace nel proprio caso.
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