Nessuna dieta protegge dal Coronavirus. Ecco però alcuni consigli utili per gestirsi durante l'isolamento, in una fase di quasi totale sedentarietà
Nessuna dieta è in grado di porci al riparo dall’infezione da Coronavirus né di contenere i sintomi, in caso di contagio. È necessario sgomberare il campo dai dubbi perché, sull’onda delle preoccupazioni, sono circolate (soprattutto in rete) alcune informazioni non supportate dall’evidenza scientifica. Al contempo, però, abbiamo imparato che le persone più fragili (comprese quelle in sovrappeso o obese) corrono un rischio più alto che, in caso di infezione, questa progredisca verso le forme più gravi. Questo aspetto, unito alla necessità di stare in casa, in spazi spesso ridotti per dedicarsi all’attività fisica, porta a dover comunque occuparsi anche della propria alimentazione per evitare che, finito l’isolamento, ci si ritrovi a fare i conti con i chili di troppo.
ECCO TUTTI I BENEFICI
DELLA DIETA MEDITERRANEA
I CONSIGLI DEI NUTRIZIONISTI ITALIANI
Da qui l’idea della Società Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) di redigere una serie di consigli per affrontare il periodo di isolamento:
- Per evitare un aumento di peso, meglio portare a tavola soltanto quello che si è deciso di mangiare, servito in una porzione per ogni portata (senza aggiunte). È importante ridurre il consumo di bevande zuccherate e di altri prodotti ricchi di zuccheri e l’abuso di sale e di condimenti ricchi di grassi
- Consumare almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine utili a rafforzare le difese immunitarie e la protezione delle vie respiratorie
- Mantenere una regolare, seppur limitata, attività motoria (cyclette, tapis roulant, ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno). E cercare, se possibile, di esporre ogni giorno braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per favorire la sintesi di vitamina D
- La necessità di rimanere a casa può essere un’opportunità per dedicare maggiore attenzione e un po' più di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi, nel rispetto delle tradizioni mediterranee
- Non assaggiare durante la preparazione dei piatti e non mangiare in piedi. Meglio apparecchiare ogni volta la tavola e dedicare tempo alla convivialità. Questo aiuta (soprattutto) i ragazzi ad avere un’alimentazione varia, ricca di frutta, verdura e legumi
- Fare in modo che i bambini aiutino nella preparazione del cibo. Questo eviterà la noia e i capricci e renderà più semplice mangiare ciò che si è scelto e si è aiutato a preparare.
In questo modo, secondo gli esperti, si può fare fronte all’aumento della sedentarietà che, inevitabilmente, accompagna un periodo come questo.
MANGIARE CON GUSTO (SENZA INGRASSARE)
Secondo la Sinu, è preferibile «non avere in casa pronti per il consumo e alimenti ad alta densità energetica». Nella preparazione dei piatti, si possono ridurre i grassi, «senza ridurre sapore e gradevolezza delle pietanze». Così, nei dolci, burro e margarina possono essere sostituiti dallo yogurt. Mentre le torte possono essere farcite con frutta fresca e le crostate di frutta essere preferite alle torte ripiene. Fra gli spuntini, deve essere incoraggiato il consumo di spremute di frutta, frutta fresca e alcune preparazioni di verdura (anche a colazione). Un'attenzione particolare deve essere dedicata alle modalità di cottura. «I condimenti vanno usati in modo ragionevole e, per quanto necessari, possono essere ridotti utilizzando pentole a pressione e padelle antiaderenti». Per quanto riguarda l'infanzia, infine, è fondamentale l'esempio offerto dai genitori. A loro gli esperti raccomandano di «presentare il cibo in modo attraente e gradevole, con l'offerta della massima varietà possibile in termini di odore, sapore, colore e temperatura». Così sarà più facile resistere all'isolamento senza vedere crescere il girovita.