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Covid-19 e SARS-CoV-2

Covid-19 e SARS-CoV-2
 

CHE COS'È SARS-CoV-2?

Il SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di Coronavirus identificato nell'uomo per la prima volta a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019. Il virus è stato chiamato «Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2» (SARS-CoV-2) e la malattia associata all'infezione è stata chiamata COVID-19. Il virus è stato responsabile della pandemia dichiarata emergenza sanitaria globale dall'Organizzazione mondiale della sanità nel 2020-2023.

 

I CORONAVIRUS

I Coronavirus, così chiamati per la caratteristica forma a coroncina visibile al microscopio, sono una famiglia di virus che causa infezioni negli esseri umani e in una varietà di animali, tra cui uccelli e mammiferi come cammelli, gatti e pipistrelli. Si tratta di virus molto diffusi in natura, che possono causare un comune raffreddore o malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). A oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo: HCoV-OC43, HCoV-HKU1 (Betacoronavirus), HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus), SARS-CoV, MERS-CoV e SARS-CoV-2. Virus di questo tipo colpiscono prevalentemente le cellule epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

 

COME SI TRASMETTE SARS-CoV-2?

Il contagio avviene principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro (droplet) delle persone infette tramite la saliva (tossendo e starnutendo), contatti diretti personali e le mani (toccando con le mani contaminate bocca, naso o occhi). Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. Il rischio di contrarre il virus da una persona asintomatica esiste ma non è ancora stato quantificato con certezza. Il periodo di incubazione fra contagio e comparsa dei sintomi è stimato fra uno e 14 giorni.

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Virus. Protagonisti di grandi tragedie, ma anche alleati per la salute

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COME PROTEGGERSI

Le raccomandazioni utili sono simili a quelle per prevenire la trasmissione delle altre infezioni respiratorie:

  • vaccinarsi
  • indossare (correttamente) una mascherina
  • lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni idroalcoliche
  • mantenere una distanza di un metro da altre persone
  • evitare i luoghi affollati, gli ambienti chiusi con scarsa ventilazione
  • migliorare la ventilazione di ambienti chiusi, inclusi abitazioni e uffici
  • starnutire e tossire in un fazzoletto, smaltendolo in modo appropriato e igienizzando le mani
  • evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
  • pulire le superfici con acqua e sapone o comuni detergenti e poi disinfettarle con soluzioni a base di ipoclorito di sodio o alcol adeguatamente diluite
  • non assumere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico.
 

SE SI È STATI A CONTATTO CON PERSONE CON COVID-19

Nei giorni immediatamente successivi si raccomanda di:

  • prestare attenzione all’eventuale comparsa di sintomi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) 
  • evitare il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza
  • eseguire un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2 se compaiono sintomi compatibili con COVID-19.

 

 

SE SI HA L'INFEZIONE DA SARS-CoV-2

Le indicazioni del Ministero della Salute sulle misure di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2 (2023) non prevedono più l'isolamento obbligatorio, ma raccomandano alle persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico di:

  • indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone
  • se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi
  • applicare una corretta igiene delle mani
  • evitare ambienti affollati
  • evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA
  • informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse
  • contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

 

 

LA CURA

La scelta delle cure opportune spetta al medico, in base ai sintomi e al profilo di rischio del paziente. Gli antibiotici non sono utili, dal momento che funzionano soltanto contro le infezioni batteriche. Le terapie con anticorpi monoclonali e con antivirali sono indicate in caso di Covid-19 lieve-moderato di recente insorgenza, in persone con fattori di rischio per lo sviluppo di forme gravi di malattia, non ospedalizzate e non in ossigenoterapia. La selezione spetta al medico curante.

Fonte: Ministero della Salute

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