Otto o più bevande alcoliche a settimana sono collegate a segni di danno cerebrale, associati a problemi di memoria e di pensiero

I forti bevitori che consumano otto o più bevande alcoliche alla settimana hanno un rischio maggiore di sviluppare lesioni cerebrali associate a problemi di memoria e di pensiero. A suggerirlo uno studio recentemente pubblicato su Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology.
GLI EFFETTI DELL’ALCOL
Il consumo di alcol, sostanza tossica e cancerogena, rappresenta una delle principali preoccupazioni per la salute a livello globale, ed è associato a un aumento della morbilità e della mortalità. Ciò significa che più persone si ammalano e muoiono per cause direttamente o indirettamente legate al consumo di alcol. Sebbene l'alcol sia classificato come cancerogeno di gruppo 1 dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), cioè certamente cancerogeno per l’uomo, non è ancora del tutto chiaro quanto e in che modo il consumo prolungato di alcol danneggi la mente – la memoria, l’attenzione, il pensiero – e il cervello, in particolare in relazione a malattie come la demenza. L’obiettivo dello studio è stato proprio quello di analizzare l’associazione tra il consumo di alcol e gli esiti neuropatologici legati all’età analizzando le autopsie dei partecipanti.
LO STUDIO
Lo studio ha incluso 1.781 persone con un’età media alla morte di 75 anni. Tutti hanno ricevuto un’autopsia cerebrale che ha permesso ai ricercatori di esaminare il tessuto cerebrale alla ricerca di segni di danno.
In base al consumo di alcol segnalato dai familiari, i ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in quattro gruppi: 965 persone che non avevano mai bevuto, 319 bevitori moderati che consumavano sette o meno bevande alla settimana, 129 forti bevitori che consumavano otto o più bevande alla settimana e 368 ex forti bevitori. I ricercatori hanno definito una bevanda come contenente 14 grammi di alcol, equivalenti a circa 350 millilitri (ml) di birra, 150 ml di vino o 45 ml di superalcolici.
«Il consumo eccessivo di alcol è un’importante preoccupazione per la salute pubblica a livello globale, ed è associato a un aumento dei problemi di salute e della mortalità», ha dichiarato l'autore dello studio Alberto Fernando Oliveira Justo, ricercatore della Facoltà di Medicina dell’Università di San Paolo in Brasile. «Abbiamo studiato come l’alcol influisca sul cervello con l’avanzare dell’età. La nostra ricerca mostra che il consumo eccessivo di alcol danneggia il cervello, il che può portare a problemi di memoria e di pensiero».
COSA È EMERSO
Tra coloro che non avevano mai bevuto, il 40% presentava lesioni vascolari cerebrali. Tra i bevitori moderati, il 45% presentava lesioni vascolari. Tra i forti bevitori, il 44%. Tra gli ex forti bevitori, il 50%. Dopo aver tenuto conto di fattori che possono influenzare la salute del cervello, come l’età alla morte, il fumo e l’attività fisica, i forti bevitori avevano il 133% di probabilità in più di presentare lesioni vascolari cerebrali rispetto a chi non aveva mai bevuto; gli ex forti bevitori avevano l’89% di probabilità in più e i bevitori moderati il 60%.
I SEGNI DI DANNO CEREBRALE
I ricercatori hanno anche scoperto che i forti bevitori e gli ex forti bevitori avevano maggiori probabilità di sviluppare grovigli di tau, una proteina associata al morbo di Alzheimer, rispettivamente del 41% e del 31%. Solamente l’ex consumo eccessivo di alcol è stato associato a capacità cognitive peggiori e a un rapporto massa cerebrale/massa corporea inferiore. Ciò significa che il loro cervello risulta relativamente più piccolo rispetto al resto del corpo, il che può essere un segnale di atrofia cerebrale. L’associazione tra capacità cognitive compromesse e consumo di alcol è risultata completamente mediata dall’arteriolosclerosi ialina, segno di danno cerebrale che provoca il restringimento dei piccoli vasi sanguigni, che diventano spessi e rigidi. Questo rende più difficile il flusso sanguigno, il che può danneggiare il cervello nel tempo. Si manifesta come lesioni, ovvero aree di tessuto danneggiato nel cervello.
Bisogna però considerare che lo studio ha alcuni limiti non avendo preso in esame i partecipanti prima della morte e non disponendo di informazioni sulla durata del consumo di alcol né sulle capacità cognitive. Inoltre, lo studio mostra sicuramente un’associazione tra il consumo eccessivo di alcol e danni cerebrali, ma non ne dimostra una causa diretta.
SERVONO MISURE PREVENTIVE
I ricercatori hanno anche rilevato che i forti bevitori morivano in media 13 anni prima rispetto a chi non aveva mai bevuto.
«Abbiamo scoperto che il bere eccessivo è direttamente collegato a segni di danno cerebrale, e ciò può causare effetti a lungo termine sulla salute del cervello, influenzando la memoria e le capacità di pensiero», ha affermato Justo. «Comprendere questi effetti è fondamentale per la consapevolezza della salute pubblica e per continuare a implementare misure preventive volte a ridurre il consumo eccessivo di alcol».

Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile