La conferenza Stato-Regioni dà il via al nuovo calendario vaccinale. Meningococco B e rotavirus offerti gratuitamente a partire dai tre mesi. Ecco le novità
La conferenza Stato Regioni da il via libera definitivo al nuovo calendario vaccinale per il triennio 2017-2019. Tante le novità, la principale riguarda l’offerta gratuita del vaccino anti meningococco B e contro il rotavirus –somministrati a 3 mesi di età- in aggiunta ai vaccini già di routine. A questi all’età di 12 anni si aggiungono –sempre a carico del sistema sanitario nazionale- l'anti-papilloma virus per i maschi (prima offerto solo alle ragazze), il vaccino tetravalente per il meningococco (A, C, Y e W) e il richiamo dell’anti-polio.
CHE COSA SONO I VACCINI
L’idea è semplice e allo stesso tempo geniale: insegnare al sistema immunitario a riconoscere il potenziale pericolo predisponendo le difese necessarie in caso di reale attacco. E’ il principio di fondo che sta alla base delle vaccinazioni, strumento che insieme agli antibiotici ha contribuito in maniera determinante a ridurre –e in alcuni casi eradicare- la presenza di molte malattie infettive. Dal 1796 –anno in cui Edward Jenner testò per la prima volta un rudimentale vaccino contro il vaiolo- ad oggi sono milioni le vite salvate dalle vaccinazioni. Oggi però, complice una riduzione sempre più marcata dell’adesione ai vaccini, alcune malattie come morbillo e rosolia stanno ritornando ad essere sempre più presenti. Dati da non sottovalutare che hanno indotto il Ministero ad una seria riflessione nella formulazione del nuovo calendario vaccinale.
INVESTIRE IN SALUTE
Importante l’investimento economico per il triennio: la copertura finanziaria prevede 100 milioni di euro per quest'anno, 127 per il 2018 e 186, in misura stabile, dal 2019 in poi. Risorse che verranno utilizzate per continuare a fornire gratuitamente alcuni vaccini e per estenderli ad alcune fasce di età. «Questa è una grande battaglia culturale e di sanità pubblica - ha commentato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin-. Parte del piano verrà accompagnata anche da una campagna di informazione nei confronti delle famiglie che coinvolge anche i medici di medicina generale e i pediatri perché dobbiamo sconfiggere questo tabù e pregiudizio nei confronti dei vaccini totalmente anti scientifico e che sta portando molte famiglie a rinunciare a vaccini che ti salvano la vita, penso a quello per il morbillo».
LE NOVITA’
Cosa cambia dunque nel nuovo calendario vaccinale? A tre mesi verranno somministrati l’anti-meningococco B e il rotavirus oltre alle prime dosi di polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse ed emifilo B. Fra i 13 e i 15 mesi di vita il vaccino anti-varicella. Nel secondo anno continuano ad essere incluse morbillo, parotite e rosolia. A 12 anni, anche ai maschi, sarà somministrato il vaccino anti-papillomavirus, il tetravalente del meningococco (A, C, Y e W) e il richiamo del vaccino per la poliomielite. Per i più anziani, a partire dai 65 anni, l'anti-pneumococco e l'anti-zoster.
Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.