Per combattere la disinformazione e promuovere una corretta informazione, la Società Italiana di Pediatria fa chiarezza sui vaccini

Il morbillo è in forte ripresa in diversi Paesi dell’UE, complici le tante informazioni errate che circolano e che possono confondere i genitori e creare dubbi. Per fare chiarezza, la Società Italiana di Pediatria (SIP) ha raccolto le più comuni fake news che circolano attorno a questo argomento formulando risposte basate sulle evidenze scientifiche. Scopriamo quali sono.
Il vaccino MPR può causare la morte?
No. Il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) è stato utilizzato in milioni di persone in tutto il mondo ed è sicuro ed efficace. Non esistono prove scientifiche a supporto di un nesso di causalità diretto tale da controindicarne l’uso. Al contrario, il virus del morbillo può causare la morte.
Esporre i bambini al morbillo è un metodo naturale per ottenere l’immunità?
No. Il morbillo è una malattia altamente contagiosa e pericolosa. Può causare polmonite, encefalite (gonfiore cerebrale), sordità, disabilità intellettiva e persino la morte. La vaccinazione è il modo più sicuro ed efficace per prevenirlo.
Due dosi del vaccino MPR non sono sufficienti?
Falso. Due dosi del vaccino MPR sono efficaci al 97% nel prevenire il morbillo. La prima dose è prevista dopo il compimento del primo anno di vita, la seconda dopo il compimento del quinto anno di vita. In corso di epidemia è possibile anticipare la seconda dose, così come può essere somministrata una dose ai bambini tra i 6 e i 12 mesi al fine di garantire loro una protezione più rapida. Per i bambini che hanno ricevuto una dose di vaccino MPR prima del dodicesimo mese di vita, saranno previste altre due dosi come da vigente Piano Nazionale Vaccini.
La vitamina A può sostituire il vaccino?
No. La vitamina A non previene il morbillo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la sua somministrazione solo nei bambini e negli adulti già colpiti dalla malattia, per ridurre il rischio di complicazioni come danni agli occhi e cecità. Tuttavia, dosi elevate e prolungate possono essere pericolose, causando nausea, vomito, danni al fegato e aumento della pressione intracranica.
Una buona alimentazione protegge dal morbillo?
No. Una corretta alimentazione è essenziale per la salute generale, ma non può impedire a un bambino non vaccinato di ammalarsi gravemente di morbillo. Il virus del morbillo può causare complicazioni serie anche nei bambini sani senza patologie preesistenti.
Le donne vaccinate che restano incinte proteggono completamente i neonati?
Parzialmente vero. Le donne vaccinate contro il morbillo trasmettono alcuni anticorpi al feto attraverso la placenta, offrendo una protezione iniziale. Anche l’allattamento può contribuire a supportare il sistema immunitario del neonato. Tuttavia, questa protezione diminuisce con il tempo, rendendo necessaria la vaccinazione con il MPR intorno ai 12 mesi di età per garantire un’immunità duratura.
Il morbillo è una malattia infantile innocua?
No. Il morbillo può colpire persone di tutte le età e ha complicazioni potenzialmente gravi. I neonati, gli immunodepressi e gli adulti non vaccinati sono particolarmente a rischio.
I vaccini sovraccaricano il sistema immunitario dei bambini?
No. Ogni giorno, il sistema immunitario dei bambini affronta centinaia di antigeni provenienti dall’ambiente. Il numero di antigeni contenuto nei vaccini è minimo e non rappresenta un carico eccessivo per l’organismo, a differenza dei danni che può causare il virus selvaggio.
Il vaccino MPR causa autismo?
No. L’idea che il vaccino MPR sia collegato all’autismo deriva da uno studio fraudolento pubblicato nel 1998 e successivamente ritirato. Numerose ricerche scientifiche su centinaia di migliaia di bambini hanno dimostrato in modo inequivocabile che non esiste alcun legame tra il vaccino MPR e l’autismo.
Chi è allergico all’uovo può fare il vaccino?
Assolutamente sì. Speciali precauzioni debbono essere seguite solo in caso di soggetti che abbiano presentato gravi reazioni con rischio della vita a seguito dell’ingestione di uovo e per i quali sussiste l’indicazione all’esecuzione della vaccinazione in ambiente protetto.