Secondo uno studio cinese il consumo quotidiano di ortaggi e frutti bianco-verdi, ricchi di vitamina C, aiuterebbe a ridurre il rischio di malattia anche dell’8%
Bianco: pare essere questo il colore ‘alimentare’ per prevenire il tumore allo stomaco. Consumare infatti con regolarità alcuni tuberi, come rape e patate, e vegetali quali cavolfiori e cipolle, cui si possono aggiungere anche aglio, sedano e cavoli verdi sembrerebbe ridurre di un terzo il rischio di sviluppare questa neoplasia. Almeno stando ai risultati di un’ampia ricerca della Zhejiang University, in Cina, pubblicata su European Journal of Cancer che ha esaminato i dati di 76 studi inerenti l’associazione tra dieta, specifici alimenti e la possibile insorgenza di tumore allo stomaco.
DIETA E TUMORE DELLO STOMACO
Non tutte le verdure, per combattere il tumore allo stomaco, sono uguali: ci vogliono ortaggi di colore bianco-verde chiaro, quelli di norma ricchi di vitamina C. Diffusa anche in Italia, dove si colloca al nono posto tra i tumori più diagnosticati negli uomini e all’undicesimo fra le donne, secondo i dati diffusi dal rapporto AIRTUM 2015, con all’incirca 73mila nuove diagnosi di tumore allo stomaco annue. La scoperta sugli effetti protettivi delle verdure bianche è nata dal riesame, da parte del gruppo di ricercatori cinesi, di 76 studi comprendenti oltre 6 milioni di persone, di cui 33 mila morte per tumore allo stomaco.
«Abbiamo considerato 67 alimenti – spiegano gli autori dello studio - comprendenti un’ampia gamma di vegetali, frutta, carne, pesce, sale, alcool, te, caffè e svariati nutrienti, esaminando la possibile l’influenza sullo sviluppo del tumore dello stomaco in un periodo compreso tra 3 e 30 anni». Ne è emerso che la migliore prevenzione derivava dal consumo di vegetali bianchi; un’efficacia estendibile anche all’introito di frutta dello stesso colore: «Cento grammi al giorno in più di frutta bianca contenente vitamina C risultano associati a una riduzione di rischio del cinque per cento».
ALIMENTI DA LIMITARE
Lo studio ha anche il merito di aver esaminato alcuni fattori dietetici negativi per il tumore allo stomaco: «Cibi preconfezionati o pietanze ad alto contenuto di sale – commentano ancora i ricercatori - ma anche un eccessivo consumo di sottaceti, spinaci e fegato così come un elevato apporto di alcol, in particolare di birra e liquori, erano implicati nello sviluppo di malattia». L’impatto è stato quantificato con un aumento del 12% di rischio per ogni 5 grammi di sale in più al giorno e del 5% per ogni 10 grammi di alcol in più.
FATTORI DI RISCHIO
Ma sul tumore gastrico non incidono solo le abitudini alimentari. Non è da trascurare fra l’altro l’abitudine al fumo e all’alcol: un mix che potrebbe aumentare le probabilità di tumore di circa 1,5-2,5 volte. Né si può ignorare il ruolo dell’Helicobacter pylori, il batterio ad oggi considerato fra le principali cause di insorgenza del tumore gastrico, di cui l’unica prevenzione possibile è l’eliminazione dei fattori di rischio associati (fumo, alcol, assunzione cronica di antinfiammatori non steroidei) e il rispetto di corrette norme igieniche quali lavarsi le mani prima di toccare o mangiare gli alimenti ed effettuare una corretta pulizia della bocca, visto che il contagio del batterio avviene o per via oro-orale (attraverso goccioline di saliva) o per via oro-fecale (attraverso le feci) oppure attraverso veicoli intermedi come l'ingestione di acqua contaminata, verdure inquinate da acque infette o cibi manipolati con mani non lavate, appunto.