Uno degli effetti indesiderati della chemioterapia o radioterapia al cavo orale è la stomatite o mucosite
Devo iniziare un trattamento con chemioterapia per un tumore del cavo orale. Come posso prevenire gli effetti collaterali della stomatite? C.D., Arezzo
Risponde Sergio Gandolfo, Direttore della Clinica Odontostomatologica, Dipartimento di Oncologia, Scuola di Medicina, Università di Torino
Uno degli effetti indesiderati della chemioterapia o radioterapia per un tumore del cavo orale è la stomatite o mucosite: una infiammazione della mucosa possibile nel 30-40% dei pazienti sottoposti a questi trattamenti già a partire dal terzo giorno di chemioterapia con un picco tra il quinto e il settimo e una durata di circa due settimane prima della guarigione. In caso di radioterapia i sintomi iniziano più tardi, dopo circa 15 giorni, e il disturbo può durare intorno alle 6-8 settimane.
Le manifestazioni, anche a seconda del tipo di terapia, della dose o dell’intensità del trattamento possono essere varie, ma quelle più comuni sono eritema, secchezza delle fauci, ulcere ed erosioni che possono evolvere in infezioni a carico della mucosa che riveste la cavità orale, la lingua e la gola con una sintomatologia dolorosa direttamente proporzionale all’ampiezza del danno causato ai tessuti. Diverse, ma comunque importanti, sono anche le ripercussioni sulle funzioni della bocca, con difficoltà nel mangiare, bere, parlare o anche semplicemente ad aprire la bocca.
È possibile tuttavia cercare di prevenire questo disturbo, sia in caso di chemio che di radioterapia, adottando alcuni comportamenti corretti legati soprattutto all’igiene orale prima e durante la terapia, lavando i denti dopo i pasti e prima di coricarsi con spazzolini morbidi e facendo sciacqui con soluzioni neutre o antisettiche non contenenti alcool o con collutori a base di benzidamina o verbascoside.
In caso di presenza di possibili focolai infettivi, sotto consiglio medico, è bene attivare un programma di profilassi dentale per effettuare, se necessario, cure dentarie comprese eventuali estrazioni o terapie antibiotiche/antinfiammatorie che aiutino a ridurre il rischio di complicanze orali. Non meno importante è l’utilizzo frequente del burro di cacao per le labbra e l’eliminazione di sostanze irritanti (alcool, tabacco, alimenti piccanti). L’assottigliamento dei tessuti causato dalle terapie provoca infatti anche un aumento della sensibilità del cavo orale in relazione ai cibi, di cui se ne avvertirà più facilmente il caldo e il freddo o l’alterazione del gusto e sapori.
Fra gli alimenti sono meglio accettati dal palato cibi tiepidi e freschi come latte, uova, frullati e gelati che sono ricchi da un punto di vista nutritivo e garantiscono un buon apporto calorico anche in casi di scarsa alimentazione per i fastidi locali. Ogni indicazione ‘personalizzata’ al caso va comunque sempre intrapresa dal medico o dall’équipe che ha in cura il paziente.