Tumori della testa e del collo
CHE COSA SONO
I tumori della testa e del collo (o del distretto cervicofacciale) possono colpire la bocca, la lingua, le gengive, la faringe, la laringe, il naso, i seni paranasali e le ghiandole salivari. La laringe è la sede di comparsa più frequente, seguita dal cavo orale e dalla faringe. Il 90% dei tumori maligni della testa e del collo è rappresentato da carcinomi spinocellulari (o carcinomi a cellule squamose o epidermoidali). Un cinque per cento è rappresentato da melanomi, linfomi o sarcomi, il restante cinque per cento da tumori delle ghiandole salivari.
Le neoplasie, che inizialmente si manifestano con sintomi lievi e aspecifici, possono comportare la presenza di ulcere nel cavo orale, modificazioni della voce, emissione di sangue dalla bocca o dal naso, dolore o difficoltà alla deglutizione, gonfiore nella regione del collo, dolore all’orecchio, cefalea.
DIAGNOSI
La diagnosi precoce dei tumori della testa e del collo offre una speranza di guarigione superiore al novanta per cento. La stessa si basa sul riconoscimento tempestivo dei sintomi iniziali. Oltre a un’esplorazione accurata del cavo orale, per poter eseguire una diagnosi esatta è necessario effettuare un esame endoscopico al fine di procedere anche a una biopsia (il prelievo di una parte del tessuto probabilmente colpito dal tumore). Una volta accertata la presenza della malattia, la diagnostica per immagine (un’ecografia, una tac o una risonanza magnetica) tornano utili per valutarne l’estensione locale, regionale o la diffusione a distanza. Da qui la definizione del più efficace approccio terapeutico.
FATTORI DI RISCHIO
L'abitudine al fumo (sigarette, sigari, pipa, tabacco da masticare, marijuana) rappresenta la principale causa di tumori della testa e del collo, si calcola che sia correlato all’85% dei casi (ai fumatori si raccomanda di sottoporsi a periodiche visite otorinolaringoiatriche superati i cinquant’anni). A questo segue l’abuso di alcol, che da solo sembra aumentare di 5-11 volte il rischio. Altri pericoli sono rappresentati dall’esposizione a polveri di asbesto, sostanze chimiche di vario genere, in particolare l’amianto e il nichel per il tumore della laringe.
Anche una dieta povera di vitamine del gruppo A e B può influire sull’origine della malattia, così come una scarsa igiene orale, un errato posizionamento di protesi dentarie, la presenza di denti scheggiati. L’esposizione al papilloma virus umano (Hpv) è un’infezione attualmente considerata molto importante nella genesi di alcune di queste malattie, specie quelle dell’orofaringe.
Il virus di Epstein-Barr è invece essere associato ai tumori del tratto naso-faringeo. Per prevenire l’insorgenza di neoplasie della testa e del collo va evitato il fumo, il consumo di tabacco e l’abuso di alcolici. Particolare attenzione deve essere rivolta anche alle comuni alterazioni dei tessuti che ricoprono la cavità della bocca poiché spesso questi tumori sono preceduti da forme preneoplastiche che necessitano di terapia per evtare una evoluzione nella franca forma tumorale. A oggi non esistono programmi di screening per questo tipo di tumore ma è resta comunque fondamentale una diagnosi precoce della malattia.
COME SI CURANO
Chirurgia
È possibile solo quando il tumore, in genere insieme con i linfonodi del collo, può essere asportato in modo completo. Solo in queste condizioni la chirurgia offre garanzie di guarigione. La presenza di metastasi linfonodali, frequenti, condiziona la prognosi riducendo di oltre il 50% le probabilità di guarigione della neoplasia. In queste circostanze al trattamento chirurgico dovrà seguire un trattamento postoperatorio che può essere di tipo radioterapico o chemioradiante a seconda dei fattori di rischio.
Chemioterapia
È un trattamento sistemico perché il farmaco entra nella circolazione sanguigna e si diffonde nell’organismo, raggiungendo tutte le cellule tumorali presenti. Può essere utilizzata anche in combinazione con la radioterapia. Lo stadio di malattia modifica lo scopo di questo trattamento: aumentare la sopravvivenza o perseguire la preservazione d’organo.
Radioterapia
Ha lo scopo di distruggere le cellule tumorali utilizzando le radiazioni. Le tecniche più moderne permettono di concentrare le radiazioni solo nella zona tumorale, risparmiando maggiormente i tessuti sani circostanti. Può essere impiegata da sola con intento curativo, nel caso di tumori di piccole dimensioni, in alternativa alla chirurgia, in associazione alla chemioterapia per evitare interventi chirurgici mutilanti e preservare la funzionalità d’organo. Nel post-operatorio, per migliorare i risultati della chirurgia, dove il rischio di ripresa della malattia è significativamente elevato.
Farmaci biologici
Negli ultimi anni è entrato a far parte dell’armamentario terapeutico anche un anticorpo monoclonale indirizzato a colpire il recettore del fattore di crescita epidermico contribuendo a migliorare il trattamento dei tumori della testa e del collo. Gli anticorpi monoclonali si attaccano alle cellule tumorali e agiscono interferendo in modo quasi selettivo con le molecole necessarie alla crescita del tumore e alla sua proliferazione e risparmiando in gran parte le cellule sane.
QUANTO SONO DIFFUSI?
I tumori della testa e del collo rappresentano il 10-12% di tutti i tumori maligni negli uomini ed il 4-5% nelle donne. In Italia nel 2022 si sono stimati 9.750 nuovi casi di tumori. I tassi di incidenza sono più alti nelle regioni settentrionali rispetto a quelle centrali, meridionali e insulari. I tumori della testa e del collo sono più diffusi tra gli uomini che nelle donne (rapporti di sei a uno).
Consulenza: Lisa Licitra, responsabile della struttura di oncologia medica dei tumori testa e collo dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico
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