Da 4 a 10 i vaccini obbligatori per accedere a nido, asilo e scuola dell'obbligo. Una misura necessaria dovuta al progressivo calo della copertura vaccinale nel nostro Paese
COSA SIGNIFICA VACCINO OBBLIGATORIO?
Nel nostro Paese l’obbligo vaccinale è una misura nata circa cinquant’anni fa a fronte di malattie che avevano causato migliaia di morti in età pediatrica. Con il passare del tempo sono stati sviluppati nuovi vaccini ma la lista delle vaccinazioni obbligatorie è rimasta inalterata causando, di fatto, la suddivisione in vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. In entrambe i casi questi strumenti vengono forniti attivamente e gratuitamente dalle Asl. Sino ad oggi in Italia l’obbligo ha riguardato solo 4 vaccini, ovvero quelli contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B. Un'anomalia del tutto burocratica legata ad una classificazione obsoleta dovuta alla mancanza di un aggiornamento della parte legislativa. Non è un caso che il vaccino contro il morbillo, strumento principe della strategia di eliminazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l'eradicazione della malattia, sino ad oggi sia stato considerato "raccomandato" e non "obbligatorio".VACCINI OBBLIGATORI: IL PARERE DI ALBERTO MANTOVANI
I VACCINI OBBLIGATORI PASSANO DA 4 A 10
L’alto livello di copertura vaccinale osservato in Italia fino al 2012, per le vaccinazioni oggetto di programmi nazionali ed in maniera più evidente per le vaccinazioni obbligatorie, ha determinato un significativo decremento dell’incidenza delle malattie prevenibili da vaccinazione e all’eliminazione di polio e difterite. A partire dal 2013 si è purtroppo registrato un progressivo e inesorabile trend in diminuzione del ricorso alle vaccinazioni -sia obbligatorie che raccomandate- che ha determinato una copertura vaccinale al di sotto del 95%. Una diminuzione così forte che ha portato negli anni ad un ritorno di malattie che dovevano essere prossime all'eradicazione come nel caso del morbillo. A fronte di questa progressiva diminuzione della copertura vaccinale il Ministero della Salute ha deciso di mettere mano alla lista dei vaccini obbligatori innalzandone il numero. Dei 12 proposti l'ultimo voto in Commissione Salute ha decretato che quelli obbligatori saranno 10, ovvero quelli contro poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae tipo b, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Quest'ultima solo per i nati dal 2017 in poi.
VACCINI E VACCINAZIONI: LE RISPOSTE DELLA SCIENZA (scarica gratuitamente il nostro quaderno)
QUATTRO I VACCINI FORTEMENTE CONSIGLIATI
Accanto a quelli obbligatori rimane ancora la categoria di quelli raccomandati offerti attivamente e gratuitamente dalle Asl. In particolare si tratta di quelli contro il meningococco C e B (inizialmente inseriti tra gli obbligatori prima della decisione della Commissione Sanità) e di quelli contro il rotavirus e lo pneumococco. Dunque saranno 14 i vaccini offerti gratuitamente ma quelli obbligatori serviranno necessariamente per potersi iscrivere al nido, alle materna e per non essere sanzionati nel caso si frequenti la scuola dell'obbligo, ovvero fino ai primi due anni delle scuole superiori.
Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.