Secondo quanto stabilito dal Ministero della Salute nel 2017 le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da 4 a 10. Si tratta di quelli contro poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae tipo b, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Quest'ultima solo per i nati dal 2017 in poi.
I vaccini funzionano perché consentono al sistema immunitario di memorizzare la malattia. Funzionano in un modo molto semplice: usano il meccanismo naturale di difesa del corpo - il sistema immunitario - per costruire una specifica resistenza agli agenti patogeni. Il vaccino è costituito da microrganismi o da loro parti, rese non tossiche e incapaci di causare la malattia, introdotte nell’organismo
Sempre più spesso il termine vaccinazioni è associato al cancro. Ma in che termini? Nel paragrafo che segue, proviamo a fare chiarezza sulla differenza tra i vaccini veri e propri, come quelli contro l'Hbv e l'Hpv che prevengono l'insorgenza dei tumori del fegato e della cervice uterina, e l'immunoterapia, che invece punta a stimolare il sistema immunitario per attivare una reazione contro le cellule neoplastiche (dunque non ha un valore profilattico).