Farmaco usato per smettere di fumare, ora la vareniclina si prova anche per smettere di bere. Ma pare funzionare solo sull'alcolismo maschile
E’ riconosciuto come un farmaco efficace nell’aiutare a smettere di fumare, ma ora potrebbe rivelarsi utile anche contro l'alcol. E’ la vareniclina, che fa parte di un trio farmacologico antismoking con il bupropione (che è anche un antidepressivo) e la terapia sostitutiva della nicotina. Adesso uno studio compiuto alla Yale School of Medicine di New Haven (Connecticut) e pubblicato su Jama Psychiatry apre la porta a un altro riconoscimento delle proprietà della sostanza: sostegno nella disassuefazione dall’alcol. Il che vorrebbe dire, come osservano i ricercatori, che la vareniclina potrebbe essere impiegata per combattere insieme le due dipendenze dalla sigaretta e dall’alcol che, oltretutto, spessissimo si presentano abbinate (vale a dire in comorbidità). Chi beve molto fuma anche molto: è una constatazione comune, oltre che un dato rilevato.
IO VIVO SANO - DIPENDENZE
QUATTRO MESI DI CURA
La ricerca è stata condotta in doppio cieco su 131 persone di ambo i sessi, che bevevano pesantemente, arruolate e seguite presso gli ambulatori di due cliniche (a New York City e a New Haven) e divisi a caso (random) tra quanti ricevevano la vareniclina e quanti invece un placebo. Le persone reclutate avevano tra 18 e 70 anni. La cura giornaliera, vera o “falsa” che fosse, è stata continuata per 16 settimane e i pazienti visti molto spesso dai medici che li seguivano, almeno 12 incontri in cui discutere di progressi, stasi o difficoltà. Alla fine è emerso che la vareniclina ha un certa efficacia nel ridurre il ricorso all’alcol, ma con questa differenza: il successo risulta solo in campo maschile. «Le donne hanno avuto migliori risultati col placebo», ha scritto, con un certo stupore, Stephanie S. O’Malley che ha guidato la ricerca e che dirige la Divisione di Ricerca sull’abuso di sostanze alla Yale School of Medicine.
Alcol e tabacco: ecco perché spesso chi beve fuma anche
IL MISTERO DELLE DONNE
Che cosa ostacoli l’azione terapeutica della vareniclina nell’organismo femminile non è chiaro, per il momento. Ma gli stessi studiosi di questa ricerca come altri commentatori che si sono espressi su Jama Psychiatry, indicano come necessario approfondire questo aspetto. Tra loro Eden Evans e John F. Kelly, esperti di dipendenze, colgono l’occasione per scrivere che i National Institutes of Health giustamente continuano a ribadire che per le ricerche e per gli effetti delle terapie occorre sempre considerare il sesso dei pazienti. Il che significa sottolineare l’importanza della cosiddetta medicina di genere.
CONTRO IL FUMO FUNZIONA SU UOMINI E DONNE
Tornando alla ricerca, se per gli uomini il livello delle bevute si è molto ridimensionato con la vareniclina e tra le donne quasi per niente, un buon risultato si è avuto comunque in entrambi i sessi, che lo volessero o no: il 13 per cento ha smesso di fumare. Niente più sigarette. Mentre il placebo su questo campo del fumo non ha segnato alcun risultato.
*EDIT (19/07/2022): nel luglio e settembre 2021 sono stati ritirati dei lotti di vareniclina perché contenenti livelli di N-nitroso-vareniclina al di sopra di quelli accettabili stabiliti a livello europeo; l'AIFA e l'azienda produttrice hanno specificato che non c’è un rischio immediato per i pazienti che assumono il medicinale ma il ritiro dei lotti ha determinato gravi carenze del farmaco, senza che al momento vi siano notizie su eventuali nuove distribuzioni
Serena Zoli
Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.