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Redazione
pubblicato il 14-07-2020

Qual è il legame tra la dieta dell'uomo e la sostenibilità ambientale?



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Seguire un’alimentazione buona per la salute porta benefici all’ambiente. A primeggiare è ancora una volta la dieta mediterranea

Qual è il legame tra la dieta dell'uomo e la sostenibilità ambientale?

Tim Lang, professore di Politiche Alimentari presso la City, University di Londra, sostiene che «gli obiettivi di salute pubblica e i vincoli degli ecosistemi convergono». Ciò significa che seguire un’alimentazione che fa bene alla salute, porta anche benefici all’ambiente. Così dovrebbe essere per tutti, anche se sappiamo che per molte persone la situazione è ben diversa.


Lo hanno dimostrato nel corso degli anni numerose ricerche scientifiche sintetizzate per la prima volta nel 2009 nella «Doppia piramide alimentare e ambientale» creata dagli esperti della Fondazione BCFN. Il modello riprende la piramide alimentare classica, nella quale sono rappresentati gli alimenti e le proporzioni che dovrebbero mantenere all’interno di una alimentazione equilibrata e salutare, e vi affianca una nuova piramide capovolta nella quale vengono riportati nella punta i cibi che hanno un minor impatto sull’ambiente (in base alla loro impronta ecologica) e alla base quelli che invece hanno l’impatto più elevato.


Ebbene, a una prima occhiata appare evidente che gli alimenti «amici» della salute sono anche amici dell’ambiente. Alla base della piramide alimentare e quindi tra gli alimenti da consumare con maggior frequenza - ci sono infatti frutta e verdura, seguite da cereali (meglio se integrali) e legumi, mentre in cima alla piramide si trovano i dolci e la carne bovina. In parallelo, la punta della piramide ambientale è rappresentata da frutta e ortaggi, mentre la base dalla carne bovina.


Come ricordano gli autori, la doppia piramide non è immutabile, ma si modifica continuamente in base alle nuove informazioni che ogni giorno si aggiungono al patrimonio di conoscenze su diete sanesostenibili. E proprio i dati scientifici che regolarmente si aggiungono a quelli già disponibili hanno portato più recentemente alla creazione di altre piramidi che mettono in luce il legame tra cibo sano per l’uomo e per l’ambiente.


Per esempio, nel corso della prima conferenza mondiale sulla dieta mediterranea (2016, Milano), gli esperti dell’International Foundation of Mediterranean Diet (IFMeD) hanno proposto la Nuova Piramide della dieta mediterranea come un modello salutare e sostenibile. «L’obiettivo principale è quello di spostare la percezione dei benefici di questo modello da una particolare attenzione per l’uomo, a un focus sui benefici per il pianeta e le sue popolazioni», dicono da IFMeD. Il nuovo modello di dieta mediterranea che ha dato vita alla piramide, la MED DIET 4.0, tiene in effetti conto di quattro dimensioni: alla valenza nutrizionale si integrano gli aspetti culturali, ambientali ed economici.

 


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