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Alimentazione
Caterina Fazion
pubblicato il 05-02-2025

La dieta mediterranea fa bene anche al cervello



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Un recente studio suggerisce che l'adesione alla dieta mediterranea ha effetti positivi non solo sulla salute cardiovascolare, ma anche su quella cerebrale

La dieta mediterranea fa bene anche al cervello

Seguire una dieta in stile mediterraneo – ricca di frutta, verdura, legumi, olio d'oliva e una certa quantità di pesce e pollo – aiuta a migliorare non solo la salute del cuore, ma anche del cervello. Questo è il risultato di uno studio condotto su adulti ispanici e latinoamericani negli Stati Uniti, presentato in occasione dell’International Stroke Conference 2025, organizzata dall’American Heart Association.

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LO STUDIO

Lo studio ha coinvolto circa 2.800 adulti di età compresa tra 18 e 74 anni. Ogni partecipante ha ricevuto un punteggio da 0 a 9 in base all'aderenza alla dieta mediterranea. Il punteggio medio è stato 5,01. Utilizzando tecniche avanzate di imaging, hanno investigato cambiamenti microscopici e visibili nel cervello. È stato osservato che, per ogni punto in più nel punteggio della dieta:

  • migliorava l’integrità della sostanza bianca, ovvero l’organizzazione e la comunicazione tra le aree del cervello

  • si riducevano i danni strutturali cerebrali, indicatori di malattie dei piccoli vasi.

«Questi risultati suggeriscono che anche piccoli miglioramenti nella dieta possono favorire l’integrità cerebrale», ha affermato la ricercatrice principale Gabriela Trifan, professoressa assistente di neurologia presso l'Università dell'Illinois a Chicago. «Si ritiene che le diete sane, in particolare quella mediterranea, migliorino la sostanza bianca riducendo l'infiammazione, lo stress ossidativo e mantenendo la funzionalità dei vasi sanguigni cerebrali e livelli di glicemia stabili, tutti fattori cruciali per la salute del cervello».

 

ALCUNE LIMITAZIONI

I dati alimentari sono stati raccolti durante la fase iniziale dello studio – tra il 2008 e il 2011 – , mentre le immagini del cervello, tramite risonanza magnetica, sono state acquisite tra il 2017 e il 2022. Eventuali cambiamenti nelle abitudini alimentari e stili di vita dei partecipanti potrebbero quindi aver influenzato i risultati. Inoltre, alcune informazioni erano auto-riferite, con possibili errori di memoria. Si tratta di uno studio preliminare che, per quanto promettente, necessita di ulteriori indagini e di un campione più consistente.

 

OLTRE AI FATTORI CARDIOVASCOLARI

Sebbene la dieta mediterranea sia ampiamente riconosciuta per i suoi benefici sulla salute cardiovascolare, lo studio ha evidenziato che i suoi effetti positivi vanno oltre il cuore. I ricercatori suggeriscono che l'impatto positivo della dieta mediterranea sulla salute cerebrale non sia interamente attribuibile ai fattori di rischio cardiovascolare, come pressione sanguigna, livelli di colesterolo e glicemia, né a fattori comportamentali come fumo e attività fisica, tutti noti per influenzare la salute del cervello.

«Abbiamo osservato che la salute cardiovascolare influisce direttamente sulle strutture cerebrali; tuttavia, l’effetto della dieta mediterranea sulla comunicazione tra le diverse aree del cervello sembra essere in parte indipendente dalla salute cardiovascolare», ha dichiarato Trifan.

«Anche tenendo conto dell’età e della salute cardiovascolare, – ha aggiunto – il cervello di chi seguiva una dieta mediterranea mostrava una migliore organizzazione delle fibre che connettono le diverse aree cerebrali e una maggiore comunicazione, nota come integrità della sostanza bianca. Altri studi hanno dimostrato che l’aderenza alla dieta mediterranea è associata a una minore atrofia cerebrale. Questo è il primo grande studio focalizzato esclusivamente sugli ispanici/latinoamericani, che rappresentano il gruppo etnico in più rapida crescita negli Stati Uniti».

 

SERVE PIÙ CONSAPEVOLEZZA

La ricerca suggerisce che la popolazione in esame già consuma molti alimenti tipici della dieta mediterranea, come legumi, avocado, pesce e verdure, ma spesso non è consapevole dei suoi benefici. «Il nostro studio aiuterà gli ispanici/latinoamericani a includere più alimenti benefici della dieta mediterranea senza dover stravolgere la loro alimentazione tradizionale», ha concluso Trifan.

«Questi risultati sono importanti perché molti professionisti sanitari potrebbero non conoscere le abitudini alimentari degli adulti ispanici/latinoamericani, che includono già molti alimenti tipici della dieta mediterranea. I risultati supportano le raccomandazioni dell'American Heart Association, che suggerisce questa dieta come una delle strategie alimentari utili a prevenire l’ictus e i disturbi cognitivi. Lo studio indica che la dieta mediterranea può migliorare la salute cerebrale e l’integrità della sostanza bianca, una componente essenziale del cervello che connette diverse aree e reti, permettendoci di funzionare al meglio. Tuttavia, è necessario approfondire ulteriormente la relazione tra dieta mediterranea e salute cerebrale, poiché gli effetti positivi osservati non erano completamente attribuibili ai fattori di rischio vascolare», ha dichiarato Philip B. Gorelick, professore di neurologia della Northwestern University di Chicago.

Caterina Fazion
Caterina Fazion

Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile


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