I pomodori sono fonte di poliammine, ma il loro consumo non accresce il rischio di recidiva del tumore al seno. A prevalere sono gli effetti protettivi
Al pari delle altre specie vegetali appartenenti alla famiglia delle solanacee, il pomodoro va escluso dalla dieta se una donna ha avuto un tumore al seno?
Per questo motivo, in caso di neoplasie, in termini precauzionali è sorta l’indicazione di evitare o ridurre il consumo dei cibi che ne contengono in elevata quantità: come le arance e i pompelmi, per l'appunto le solanacee (pomodori, melanzane peperoni), i frutti tropicali e i molluschi. Tuttavia, è doveroso riferire che i dati scientifici finora pubblicati non confermano che il consumo di questi alimenti, in un’alimentazione varia di tipo mediterraneo, possano far aumentare il rischio di recidiva, o di peggioramento della prognosi, in caso di malattia oncologica al seno.
Oltretutto, nel caso dei vegetali, come il pomodoro, ci sono dati consistenti a conferma di effetti al contrario protettivi, grazie all’azione antiossidante e antiproliferativa di altri composti presenti in questi ortaggi, come i polifenoli e i carotenoidi.
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