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Oncologia
Raffaella Gatta
pubblicato il 21-02-2025

Tumore al seno: quando la malattia riguarda le giovani



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L’incidenza è in crescita con forti disuguaglianze nell’accesso alle cure: prevenzione, screening e stili di vita sani sono le chiavi per ridurre l’impatto della malattia. L'analisi pubblicata sull'European Journal of Cancer Prevention

Tumore al seno: quando la malattia riguarda le giovani

Negli ultimi trent’anni, il tumore al seno ha registrato a livello globale un aumento costante tra le giovani donne di età compresa tra i 20 e i 39 anni, con un impatto sempre più marcato nei Paesi a basso reddito. Un recente studio basato sui dati del Global Burden of Disease, pubblicato sulla rivista European Journal of Cancer Prevention, ha evidenziato come l’incidenza di questa malattia sia cresciuta sottolineando al contempo importanti disuguaglianze nella sua distribuzione e nella sua gestione.

CASI IN AUMENTO A LIVELLO GLOBALE

Dal 1990 al 2021, i casi di tumore al seno tra le giovani donne sono aumentati con un tasso annuo dello 0,82% per l’incidenza e dello 0,87% per la prevalenza. Il dato più allarmante è che questa crescita non è uniforme: i Paesi con un indice socio-demografico (SDI) basso o medio-basso stanno registrando il maggior aumento dei casi. Se nei Paesi ad alto reddito l’incidenza del tumore al seno sta mostrando una lieve diminuzione, in alcune regioni come il Nord Africa e il Medio Oriente si osservano tassi di crescita tra i più elevati (fino al 3,32% annuo). Questo fenomeno suggerisce che i cambiamenti nello stile di vita, nell’alimentazione e nelle condizioni socio-economiche possano giocare un ruolo chiave nella diffusione della malattia. «Questi dati - sottolinea il professor Giovanni Corso, chirurgo senologo presso l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano - dimostrano chiaramente che i modelli di prevenzione primaria e secondaria esercitano un ruolo cruciale sul controllo dell’incidenza e della mortalità dei tumori, anche al seno».

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Tumore al seno. Il presente. Il futuro

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TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

L'IMPATTO DELLA MALATTIA NEL QUOTIDIANO

Il tumore al seno nelle giovani donne non è solo una sfida medica, ma ha ripercussioni significative sulla qualità della vita. A differenza delle pazienti più anziane, le donne più giovani non solo tendono a sviluppare forme più aggressive del tumore ma vengono anche spesso diagnosticate in fase avanzata. Questo si traduce in un trattamento più complesso, con effetti collaterali che influenzano fertilità, vita sessuale e benessere psicologico. Dal punto di vista della mortalità, i dati sono contrastanti. Sebbene il tasso di mortalità globale per il tumore al seno sia leggermente diminuito (-0,12% annuo), in alcune aree con un basso accesso alle cure mediche e ai programmi di screening, la mortalità è ancora in aumento.

IL PESO DEGLI STILI DI VITA

La ricerca ha identificato tre principali fattori di rischio per lo sviluppo del tumore al seno nelle giovani donne:

  • il consumo elevato di carne rossa processata, associato a un aumento del rischio di tumore al seno, probabilmente a causa dell’alto contenuto di grassi saturi e composti pro-infiammatori
  • il consumo di alcol, che può influenzare il metabolismo degli ormoni femminili, aumentando così il rischio di sviluppare il tumore al seno
  • la presenza di alti livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e l’insulino-resistenza, che possono favorire la proliferazione delle cellule tumorali e aumentare il rischio di recidive.

LE DISUGUAGLIANZE NELL'ACCESSO ALLE CURE

Lo studio ha mostrato anche che il tumore al seno colpisce in modo diverso a seconda del contesto socioeconomico. Nei Paesi ad alto reddito, i programmi di screening e le terapie mirate stanno migliorando la sopravvivenza, mentre nelle aree meno sviluppate la mancanza di accesso a diagnosi precoci e trattamenti efficaci peggiora le prospettive per molte pazienti. Queste disuguaglianze evidenziano come questa malattia non sia solo una sfida medica, ma anche sociale e politica. Garantire a tutte le donne pari opportunità di prevenzione e di cura è fondamentale per ridurre il peso della malattia, soprattutto nelle fasce di popolazione più vulnerabili. «L’accesso agli screening – continua il professor Corso - deve essere garantito a livello globale, a prescindere dallo status sociale. Purtroppo i nostri timori sono stati confermati: nelle aree dove le politiche socio-sanitarie sono inefficienti per scarsi o assenti programmi di screening, la mortalità per il tumore al seno è più elevata». Investire in programmi di screening precoce, sensibilizzazione e promozione di stili di vita sani potrebbe fare la differenza nel contenere l’impatto della malattia e migliorare la qualità di vita delle pazienti. La sfida è aperta: la ricerca e la sanità pubblica devono unire le forze per ridurre il peso del tumore al seno tra le giovani donne e garantire cure efficaci per tutte, indipendentemente dal contesto socio-economico.

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