Il calo del fabbisogno energetico comporta una rivisitazione della dieta nella terza età. I consigli dal manuale «Alimentazione e Salute»
Al progredire dell’età, l’attività fisica diminuisce e quindi diminuisce il fabbisogno energetico. In più, intorno ai 75 anni, si riduce la massa magra e con essa si riduce anche il metabolismo basale. Di conseguenza, se non si adegua l’apporto calorico alla nuova realtà, si rischia di ingrassare.
A parte che per la quantità di calorie totali, l’alimentazione di una persona anziana non è però diversa da quella di un soggetto più giovane. Le cose cambiano soltanto se si è in presenza di alcune condizioni: come il diabete, una dislipidemia, l'iperuricemia e se si è obesi. Se è presente una di queste condizioni, allora sì: la dieta va opportunamente calibrata. L’unica vera differenza è che nell’età avanzata aumenta un po’ il fabbisogno di proteine. Alcuni nutrienti di cui spesso la persona anziana è carente sono calcio e ferro, sono quindi particolarmente consigliati alimenti proteici come latte, formaggi, uova, pesce e carne (preferenzialmente carne magra e pollame).
Gli alimenti di origine animale contengono la vitamina B12 (cobalamina), di cui gli anziani possono essere carenti per via di disordini al sistema gastrointestinale che causano il malassorbimento di alcune sostanze. Altra vitamina che manca frequentemente agli anziani, per via della scarsa esposizione ai raggi solari, è la vitamina D. Per quest'ultima, soltanto dopo averne accertato l’effettiva carenza, spesso i geriatri optano per una supplementazione. Va limitato il consumo di zuccheri raffinati, grassi, formaggi stagionati e salumi.
Per facilitare la digestione, è meglio distribuire la dieta nell’arco della giornata, facendo piccoli pasti. La scelta e la preparazione dei cibi deve tenere conto di eventuali problemi a masticare o deglutire: minestre, vellutate, frullati, polpette possono essere buone soluzioni. Consumare ogni giorno frutta e verdura, oltre a fornire importanti nutrienti e fibra alimentare, aiuta ad assumere una sufficiente quantità di acqua.