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Cardiologia
Redazione
pubblicato il 02-08-2024

Colesterolo alto: di quanto abbassarlo e come?



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Gli strumenti per abbassare il colesterolo sono dieta, attività fisica e terapia farmacologica. Ma come capire di quanto va diminuito? I consigli dell’esperta

Colesterolo alto: di quanto abbassarlo e come?

Come riportare i valori di colesterolo nella norma?

P. (domanda pervenuta tramite il form L’esperto risponde)

Risponde la dottoressa Cristina Panico, cardiologa e ricercatrice dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas 

 

Gentile Signore,
per impostare una terapia efficace per abbassare il colesterolo, è fondamentale stabilire di quanto occorra ridurre questo parametro. Per farlo si va a stratificare il rischio del paziente, che consiste nella valutazione del rischio reale che possano verificarsi eventi cardiovascolari. È importante considerare non solo il livello di colesterolo, ma anche la presenza di altri fattori di rischio come diabete, ipertensione, obesità, fumo e precedenti eventi cardiovascolari, tutti fattori che possono aumentare esponenzialmente il rischio complessivo.
 
 

LA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO

È essenziale che il medico di base, o il cardiologo, esegua una stratificazione del rischio tramite un'attenta anamnesi, per identificare eventuali altri fattori che contribuiscono all'aumento del rischio cardiovascolare. In base a questa valutazione, si stabiliscono i valori target per il colesterolo, la pressione arteriosa e la massa corporea, e si determina l'entità della riduzione necessaria di questi parametri. Inoltre, una prima stratificazione aiuta a identificare se si tratta di ipercolesterolemia familiare, che richiederebbe una gestione specifica.

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DIETA E MOVIMENTO

Come prima cosa da fare per abbassare il colesterolo attraverso strategie non farmacologiche è fondamentale adottare uno stile di vita sano, a partire da una dieta di tipo mediterraneo. Questa dieta prevede un basso consumo di grassi, colesterolo e zuccheri raffinati, mentre è ricca di frutta, verdura, proteine, legumi e cereali integrali ricchi di fibre. È importante limitare il consumo di fritti, formaggi, uova, insaccati e crostacei, come gamberi e scampi, che sono particolarmente ricchi di colesterolo. I limiti alimentari devono essere adattati in base al profilo di rischio e agli obiettivi specifici di riduzione del colesterolo. Anche l'attività fisica regolare, soprattutto aerobica, gioca un ruolo cruciale nel controllo del colesterolo.

 

L’APPROCCIO FARMACOLOGICO

Dopo circa tre-sei mesi dall'inizio dei cambiamenti nello stile di vita, è consigliabile eseguire un nuovo controllo del profilo lipidico. Se il valore di LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, non è sceso al di sotto dei valori soglia previsti in base al profilo di rischio, si può valutare, in accordo con il paziente, l'introduzione di una terapia con integratori o farmaci. Tuttavia, se il rischio iniziale è elevato, ad esempio in presenza di diabete e ipertensione, potrebbe essere opportuno iniziare subito la terapia, pur continuando ad adottare le modifiche dello stile di vita.

 

FARMACI O INTEGRATORI?

Quando si decide di adottare un approccio farmacologico per abbassare il colesterolo, la scelta tra integratori, come il riso rosso fermentato, e farmaci, come le statine, dipende dalle esigenze del paziente e dall'entità della riduzione desiderata. Ogni opzione, infatti, ha un diverso potere di abbassamento del colesterolo. Contrariamente a quanto si crede, non è sempre consigliabile iniziare con un integratore, poiché questi prodotti generalmente hanno una modesta capacità di ridurre il colesterolo LDL e possono comunque avere degli effetti indesiderati, che vanno monitorati. Pertanto, se è necessaria una riduzione maggiore, potrebbe essere più efficace optare direttamente per i farmaci, con controllo medico.

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