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Alimentazione
Redazione
pubblicato il 04-07-2011
aggiornato il 04-04-2018

Non tutto l'alcol vien per nuocere



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Non tutto l'alcol vien per nuocere

N.B. Le conoscenze della comunità scientifica sull’alcol sono andate evolvendosi.
I contenuti di questo articolo sono superati sul piano scientifico.
Ciò che oggi sappiamo del consumo di alcol è questo:

 

Come qualsiasi alcolico, vino e birra vanno consumati con estrema moderazione, ma contengono sostanze potenzialmente benefiche che meritano l'attenzione di nutrizionisti e consumatori

L’alcol non è considerato un nutriente, regala calorie, danneggia il fegato e il sistema nervoso, può creare dipendenza. Ma spesso arriva nel nostro organismo in buona compagnia. E’ il caso di bevande alcoliche d largo consumo come il vino e la birra che, se consumate con la sempre auspicabile moderazione, possono apportare benefici e favorire meccanismi di protezione verso alcune malattie. Ad esse, e alle loro componenti nutrizionali, la scienza guarda con crescente attenzione.

UVA E VINO: A VOLTE LA SALUTE VEDE ROSSO - In 20 anni di studi sul cosiddetto “paradosso francese” (l’ipotesi scientifica che attribuisce vino rosso in tavola il fatto che i francesi, pur avendo una dieta ricca di grassi, hanno un basso tasso di malattie cardiovascolari), si è capito che il consumo leggero di vino rosso ha un ventaglio di potenziali benefici per le arterie. Merito, probabilmente, dell’alcol stesso e soprattutto dei polifenoli, il più noto dei quali è senz’altro il resveratrolo, contenuto nella buccia dell’uva, a cui vengono riconosciute proprietà benefiche contro malattie cardiovascolari e tumorali, nonché contro l’invecchiamento. La ricerca lo sta studiando a 360 gradi, su malattie tumorali, epilessia, aterosclerosi, sulla concentrazione di piastrine nel sangue e rischio di trombosi, sull’iperglicemia, sulle funzioni digestive e cognitive, sulla salute delle ossa e altro ancora.

AIUTA CONTRO GLI ECCESSI A TAVOLA - Di recente è stato scoperta che non solo il resveratrolo, ma anche la melatonina, un ormone coinvolto nei meccanismi di sonno e di veglia, è presente nel vino rosso e svolge un effetto protettivo sul cuore. L’Istituto nazionale di ricerca sugli alimenti e la nutrizione (INRAN) ha da poco pubblicato i risultati di una ricerca secondo cui il vino rosso aiuterebbe a contenere gli effetti negativi di un pasto troppo abbondante. Quando si esagera a tavola, infatti, aumenta la concentrazione di grassi ossidati nel sangue; nello studio, due bicchieri di vino rosso insieme al cibo hanno ridotto l’accumulo di queste scorie. Attenzione: non si parla di bevande magiche, ma si ragiona sugli effetti nutrizionali di bevande di largo consumo (a questo proposito: si leggano le spiegazioni nutrizionali della Ricetta del Giro, la sangria ai frutti rossi). Per questo motivo, ancora una volta gli esperti dell’INRAN hanno ribadito chei benefici del vino rosso non annullano la tossicità dell’alcol, e dunque chi ama il vino deve attenersi alle regole di buon senso: berne poco e mai a stomaco vuoto.

BIRRA, IL PANE NEL BOCCALE - Le stesse norme di buon senso valgono per la birra, bevanda vanta una storia millenaria e ha proprietà nutritive molto diverse a seconda del tipo. Nel corso dei secoli sono state chiamate “birra” bevande prodotte con la fermentazione di qualsiasi tipo di cereale (orzo, segale, farro, frumento) e per il suo apporto di vitamine e calorie, presso molte civiltà la birra è stata un vero alimento, tanto da essere chiamata da alcuni “il pane liquido”. Oggi il consumo vede una netta preferenza verso le cosiddette “chiare”, il cui apporto nutrizionale è limitato rispetto ad altre tipologie. La birra contiene vitamina B e sali minerali (magnesio, selenio, potassio, fosforo), oltre una certa dose di folati, sostanze che svolgono un’azione protettiva verso tumori e malattie del cuore. E’ meno calorica del vino, ma di solito se ne beve di più e anche per questo i grandi bevitori di birra sono spesso soggetti con problemi di sovrappeso. In Italia, è ancora meno amata del vino (la bevono 6 uomini  e 3 donne su 10, mentre 8 uomini e 4 donne su 10 consumano vino), anche se i consumi sono in forte ascesa.

Donatella Barus

 


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