Una revisione dei principali studi conferma una relazione tra consumo di alcol e insorgenza di sette tumori
Non è solo questione di ebbrezza. Limitare il consumo di bevande alcoliche mette al riparo dal rischio di sviluppare un tumore. Secondo un recente studio dell'Università di Otago, in Nuova Zelanda, uscito sulle pagine di Addiction l’uso di bevande dal tasso alcolico potrebbe infatti accendere la miccia di ben sette forme di neoplasie. Tuttavia il rispetto o la riduzione delle soglie alcoliche raccomandate da recenti linee guida inglesi, indurrebbero un effetto decrescente sulle probabilità di rischio indotto.
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ALCOL E (SETTE) TUMORI
La relazione di causa ed effetto tra i due fattori sarebbe molto stretta. Almeno stando ai risultati di una vasta metanalisi, attuata da un gruppo di ricercatori neozelandesi con a capo Jennie Connor, che ha riconsiderato i principali studi in letteratura sull’argomento estratti dal database di Medline e/o dagli archivi dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc). Il riesame del materiale scientifico avrebbe così permesso di arrivare a definire che l’alcol, in forti quantità e assunto in maniera costante, può essere ritenuto tra i responsabili di alcune forme di tumore tra le più frequenti e diffuse. La cui azione negativa non si limiterebbe soltanto a neoplasie del distretto cervico-facciale, quali l’orofaringe, la laringe, fino all’esofago e al fegato, ma influenzerebbe anche l’insorgenza di tumori in apparenza senza alcun rapporto diretto con l’alcool. Ovvero tumori del colon, del retto e del seno. «Non è possibile stabilire – precisa la ricercatrice – un livello soglia che azzeri il pericolo di ammalarsi, mentre è chiaro che il rischio di malattia aumenta in proporzione al quantitativo di alcool assunto».
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RISCHIO REVERSIBILE
Nonostante le prospettive poco confortanti, una buona notizia c’è. «Vi è evidenza - conclude la ricercatrice - che l’astensione dall’alcool contribuisce a ridurre sensibilmente il rischio di malattia, specie per i tumori alla laringe, faringe e al fegato». Un dato da non sottovalutare, anche in funzione delle ultime stime che attestano solo nel 2012 all’incirca circa mezzo milione di morti per tumore indotto dall’alcool, pari cioè al 5,8% dei decessi per cancro in tutto il mondo. Un trend che può essere frenato, e nelle migliori delle ipotesi arrestato, con la correzione di una semplice abitudine alcolica.