Un menu a base di verdure, frutta secca e pesce mostra buone possibilità di allontanare il rischio Alzheimer
Prevenire il morbo di Alzheimer mangiando pesce e frutta secca oleoginosa come le nocciole, le mandorle o le noci e anche carne di pollo.
Sono alimenti che contengono acidi grassi polinsaturi omega-3, e che hanno la capacità di ridurre i tassi sanguigni della proteina beta-amiloide che è associata ai problemi di memoria e alla malattia di Alzheimer.
UNA BUONA NOTIZIA CONTRO L'ALZHEIMER
La buona notizia viene da uno studio effettuato da ricercatori della Columbia University, a New York, e pubblicato su Neurology. Nello studio sono stati inclusi 1.219 newyorchesi con più di 65 anni di età, senza turbe cognitive.
Gli si è chiesto di compilare un questionario molto dettagliato sulle loro abitudini alimentari. Un anno e mezzo dopo sono stati sottoposti a un prelievo di sangue che ha misurato il livello della proteina beta-amiloide.
E’ utile ricordare che mentre è assai difficile misurare i depositi di proteina beta-amiloide nel cervello, è facilissimo dosarla con un esame del sangue.
DIETA MEDITERRANEA E ALZHEIMER
Che cosa è stato fatto? E’ stato cercato un legame con la proteina circolante, per dieci componenti nutritivi: acidi grassi saturi, acidi grassi polinsaturi omega 3 e omega 6, acidi grassi monoinsaturi, vitamina E, vitamina C, vitamina D, vitamina B12, folati, betacarotene.
I ricercatori hanno trovato che più un individuo consuma omega 3, più sono bassi i tassi di proteina beta-amiloide nel sangue. Lo studio ha anche tratteggiato una specie di menu: gli omega 3 consumati provenivano per lo più da pasti a base d’insalata, pesce, frutta, carne di pollo, margarina.
Invece gli altri alimenti sottoposti al test non sembrano avere alcuna influenza sul tasso di proteina beta-amiloide circolante nel sangue. Lo studio ha anche dato una conferma di una cosa che già si sapeva: la dieta mediterranea è utile per prevenire le turbe cognitive leggere, che spesso precorrono l’Alzheimer.