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Ictus cerebrale: per prevenirlo spazio a una dieta ricca di vegetali
19-03-2021Consumando soprattutto prodotti di origine vegetale, il rischio di sviluppare un ictus ischemico cala fino al 10 per cento. A fare la differenza è anche la qualità degli alimenti
È la dieta «pescetariana» lo scudo contro le malattie cardiovascolari
15-10-2020Due infarti su tre evitabili consumando soprattutto alimenti di origine vegetale e preferendo le proteine del pesce a quelle della carne
I consigli per perdere peso (senza rischi) dopo le cure oncologiche
04-08-2020In caso di sovrappeso dovuto alle cure oncologiche o alla fame nervosa, la prima regola è diminuire le porzioni e praticare attività fisica regolare tutti i giorni
I bambini possono mangiare il sushi?
28-11-2019Il dubbio della mamma di un bambino di 6 anni: «Posso portarlo con me a mangiare il sushi?». Sì, a patto che il pesce sia conservato in modo corretto
Cuore più protetto con una dieta vegetariana o «pescetariana»
17-09-2019Confermati i benefici per la salute cardiovascolare. Rispetto agli onnivori, i vegetariani (e i consumatori di pesce) corrono meno rischi di sviluppare una cardiopatia ischemica
Quanto pesce dobbiamo mangiare?
13-08-2019Perché il pesce è indicato per la salute cardiovascolare? Quanto dovremmo portarne in tavola? Ci sono rischi a mangiarlo spesso?
Longevità: ridurre le carni rosse fa la differenza
14-06-2019Le chance di lunga vita aumentano se si riduce la quantità di carni rosse nella dieta. I risultati di un'analisi su oltre 80.000 persone che per la prima volta ha valutato cosa succede cambiando le abitudini "carnivore"
Pesce d'allevamento o pescato: qual è il più sicuro?
18-07-2017A seconda del tipo di ambiente in cui vive ci sono pro e contro sia per il pesce di allevamento sia per quello pescato in mare aperto. Chiariamo le differenze con la dottoressa Maria Caramelli
Ecco come riconoscere il pesce fresco da quello congelato
28-06-2017Gli omega 3 aiutano a recuperare dopo un infarto?
20-10-2016Uno studio americano mostra vantaggi da una terapia con Omega 3, nei sei mesi successivi all’infarto