Ecco i consigli degli esperti della Società Italiana di Pediatria per proteggere i nostri bambini e trascorrere l’estate al mare in sicurezza
Che sia per curiosità o per sbaglio, è comune che i bambini piccoli bevano acqua di mare o mangino sabbia mentre giocano o nuotano. Come comportarsi se questo dovesse accadere? Ecco i consigli degli esperti della Società Italiana di Pediatria.
L’ACQUA DI MARE È TOSSICA?
Per via del suo alto contenuto di sale, l’acqua di mare è tossica per l’organismo. In più, se il mare è inquinato può contenere agenti infettivi che possono causare vari problemi, primo tra tutti una forma di gastroenterite. I sintomi tipici sono nausea, vomito, diarrea, in presenza dei quali bisogna prontamente rivolgersi a un pediatra. È ovvio, però, che una piccola quantità d’acqua salata ingerita non può creare particolari danni. È consigliabile, comunque, quando succede, porgere al bambino dell’acqua dolce, utile per eliminare la quantità di sale contenuta nell’acqua marina assunta.
E LA SABBIA?
Lo stesso discorso vale per quanto riguarda la sabbia: i rischi nell’ingerirla possono essere legati alla presenza di corpi estranei o al fatto di poter contenere germi e batteri che possono causare infezioni gastrointestinali. Di solito, però, piccole quantità di sabbia non si associano a grandi problematiche.
OCCHIO ALLE MALATTIE INFETTIVE
In tutti gli ambienti caldo umidi come la spiaggia, virus, funghi e batteri crescono molto bene a causa della presenza di acqua e sabbia, e il rischio di malattie infettive come impetigine, pidocchi, micosi e verruche, è maggiore. Leggi il nostro articolo per capire come proteggere i nostri bambini dalle più comuni infezioni estive.