I pidocchi si diffondono per contatto diretto o condividendo vestiti e oggetti personali. Ecco alcuni consigli su come individuarli, trattarli e prevenirli
Con l’inizio della scuola torna il rischio di diffusione dei pidocchi. Questi piccoli insetti, infatti, possono passare da una testa a un'altra per contatto diretto oppure con un pettine, un berretto o una sciarpa infestati. Per capire come individuarli, trattarli e soprattutto come prevenire la diffusione a scuola e in famiglia abbiamo parlato con la dottoressa Maria Rosaria Marchili dell’Unità Operativa di Pediatria Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Ecco le sue spiegazioni e i suoi preziosi consigli.
Cosa sono i pidocchi?
Il pidocchio del capo è un piccolissimo parassita che vive e si riproduce solo sulla testa dell'uomo dove depone le uova, chiamate lendini, causando la pediculosi del capo. La femmina di pidocchio depone centinaia di lendini che si schiudono in 7-8 giorni dando alla luce le ninfe che diventano poi pidocchi adulti nel giro di due settimane. Si riproducono molto velocemente, anche grazie al calore del cuoio capelluto.
I pidocchi sarebbero visibili a occhio nudo ma, camuffandosi molto con il colore dei capelli, specialmente se scuri, e muovendosi molto rapidamente, sono difficili da individuare sulla testa del bambino. Le uova, invece, più numerose, si individuano facilmente: hanno colorito bianco grigiastro, forma ovale e sono saldamente attaccate al capello, contrariamente alle piccole squame di forfora, che si staccano scuotendo i capelli.
Come si manifestano?
La saliva dei pidocchi è irritante e per questo motivo il paziente infestato dai pidocchi lamenta intenso prurito, prevalentemente alla nuca e dietro le orecchie. Il grattamento può causare inoltre dermatite irritativa e escoriazioni da grattamento che talvolta si possono infettare.
La diagnosi è clinica e può essere anche casalinga: il fatto che le lendini siano facilmente osservabili a occhio nudo e che, rispetto alla forfora, siano saldamente attaccate al capello, ne rende l’individuazione più facile. La mamma, il papà o chiunque si occupi del bambino può farlo mettere a testa in giù per osservare se vi è la presenza di lendini, concentrandosi sulla zona dietro le orecchie e sulla nuca. Talvolta si possono trovare anche sulle sopracciglia e sulle ciglia. Qualora la diagnosi differenziale a casa risultasse faticosa, bisogna ricorrere al più presto al pediatra.
Come si trasmettono?
Il pidocchio non conosce stagioni, anche se le infestazioni sono più frequenti in estate e nel periodo più caldo dell’autunno, ma possono anche continuare in inverno. I pidocchi non volano e non saltano, ma si diffondono per contatto personale o condividendo vestiti e oggetti personali: possono passare da un soggetto all’altro per contatto diretto oppure con un pettine, un berretto, una sciarpa. Per questo motivo i bambini piccoli che frequentano asili, scuole elementari, ma anche stabilimenti balneari e in generale luoghi di comunità dove il contatto diretto e interpersonale è molto elevato, sono maggiormente a rischio.
Come si trattano?
Il trattamento per rimuovere i pidocchi è costituito da varie sostanze attive, reperibili in farmacia, che possono esser scelte in base all’età del bambino e alle diverse esigenze.
- Il Malathion, efficace sia contro i pidocchi sia contro le lendini, in forma di gel allo 0,5% va applicato ai capelli e ai peli asciutti e alla pelle sottostante, evitando il contatto con occhi e mucose delle labbra e va lasciato agire per 15 minuti prima del lavaggio con shampoo o sapone. Talvolta il trattamento va ripetuto dopo una settimana e non va utilizzato nei bambini di età inferiore ai 2 anni;
- Il Dimeticone, olio vegetale in forma di crema o spray cutaneo, particolarmente indicato per la presenza di pidocchi sul capo, può essere utilizzato anche nelle prime età della vita e va applicato al cuoio capelluto e ai capelli per tutta la loro lunghezza e lasciato agire a lungo. È sicuramente un trattamento più delicato che tuttavia può risultare di difficile sopportazione per i bambini più piccoli, a causa del lungo tempo di posa.
- La Permetrina, ad esempio come preparazione idonea per la cute all'1%, uccide sia i pidocchi sia le lendini. È controindicata al di sotto dei 6 mesi di età. In genere è sufficiente un'applicazione della durata di 15 minuti in tutti i tipi di infestazione da pidocchi. Le lendini sono resistenti alla Permetrina ed è quindi necessaria una seconda applicazione a distanza di una decina di giorni dalla prima in modo da permettere alle lendini di schiudersi. Va tenuto presente che sono ormai stati riportati non pochi casi di resistenza dei pidocchi alla Permetrina.
Come evitare la diffusione in casa?
Il bambino può tornare a scuola o all'asilo nido, con certificato del medico curante, già il giorno successivo al primo trattamento perché non sarà più infestante. Tuttavia, il rischio che i pidocchi vengano diffusi in famiglia è molto alto.
Ecco alcuni consigli per prevenire in contagio intrafamiliare:
- non è necessario tagliare i capelli al bambino, ma sarà sufficiente lavare accuratamente i capelli con lo shampoo medicato e poi usare il pettine fitto per rimuovere le lendini anche se morte;
- quando un membro della famiglia scopre di avere i pidocchi, tutti gli adulti e i bambini in casa dovrebbero essere controllati, ma nel dubbio che l’infestazione sia presente o meno, è meglio che tutti si sottopongano a trattamento antiparassitario;
- è opportuno lavare vestiti, lenzuola e asciugamani in acqua calda (in lavatrice ad almeno 60°);
- aspirare tappeti e mobili con aspirapolvere, meglio se a vapore, e arieggiare gli ambienti;
- mettere le cose che non si possono lavare in un sacchetto di plastica sigillato per due settimane;
- i pettini e le spazzole vanno immersi in acqua bollente con detersivo per almeno un quarto d'ora.
Cosa non fare?
Per quanto riguarda la prevenzione e il trattamento dei pidocchi ci sono anche alcune cose che è meglio non fare. Scopriamo quali.
- Evitare l’uso continuo e ripetuto di shampoo antiparassitari a meno che non ci sia un caso conclamato in famiglia o a scuola. Prevenire i pidocchi a monte è pressoché impossibile: l’importante è tenere comportamenti corretti lavando frequentemente i capelli, evitando contatti troppo ravvicinati o lo scambio di oggetti e indumenti personali come pettini, sciarpe e cappelli, e tenere sotto controllo il sintomo prurito;
- evitare rimedi "fai da te" o naturistici con olio d'oliva, aceto o maionese: non sono efficaci;
- evitare l’utilizzo di petrolio o antiparassitari che si usano per le piante: questi prodotti non sono solo inefficaci, ma anche altamente pericolosi.
La presenza di pidocchi impatta sulle famiglie, ma non dimentichiamo che si tratta di infestazioni benigne che, se trattate tempestivamente e correttamente, non causeranno alcuna complicazione.
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Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile