Dal 23 al 29 aprile si celebra la settimana dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei vaccini. Utili nella prevenzione delle malattie sin da piccoli sono un importante strumento anche negli anziani
Contro le malattie infettive è vietato abbassare la guardia. Gli strumenti migliori che abbiamo a disposizione per prevenirle sono i vaccini. Eppure c'è ancora molta strada da fare perché ad oggi -ad esempio- quasi 650mila dei 10,7 milioni di bambini nati ogni anno in Europa non ricevono la serie completa di tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse. Ed è per questa ragione che anche quest'anno dal 23 al 29 aprile l'Organizzazione Mondiale della Sanità celebra la Settimana Europea delle Vaccinazioni, un'iniziativa annuale volta a sensibilizzare sull'importanza dell'immunizzazione per la salute e il benessere delle persone. Il titolo della settimana non lascia spazio alle interpretazioni: "Vaccines work". I vaccini funzionano.
IL MORBILLO MIETE ANCORA VITTIME
Nel nostro Paese lo sappiamo bene. Nonostante l'obbiettivo eradicazione del morbillo entro il 2020, la malattia in Italia continua a circolare con pesanti conseguenze. Secondo i più recenti dati dell'Istituto Superiore di Sanità per i primi mesi del 2018 sono oltre 400 i casi accertati e quattro i decessi. Eppure la vaccinazione contro il morbillo ha portato un calo dell'84% delle morti per morbillo tra il 2000 e il 2016 in tutto il mondo. Nel 2016, circa l'85% dei bambini di tutto il mondo ha ricevuto una dose di vaccino contro il morbillo entro il primo compleanno attraverso i servizi sanitari di routine rispetto al 72% nel 2000. Durante il periodo 2000-2016, la vaccinazione contro il morbillo ha prevenuto circa 20,4 milioni di morti, rendendo il vaccino contro il morbillo uno dei migliori acquisti nella sanità pubblica.
INVESTIRE PER RISPARMIARE
I vaccini sono uno degli strumenti sanitari più convenienti mai inventati. Ogni dollaro speso per l'immunizzazione infantile restituisce 44 dollari in benefici economici e sociali. Dal salvataggio delle vite alla prevenzione della povertà, alla protezione contro la malnutrizione, i vaccini consentono alle persone di tutto il mondo di vivere una vita piena e sana. Sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo globale, anche quelli non direttamente correlati alla salute. Ad esempio, uno studio ha rilevato che se aumentassimo la copertura vaccinale nei Paesi a basso e medio reddito entro il 2030, potremmo impedire a 24 milioni di persone di cadere in povertà a causa delle spese sanitarie.
NON SOLO BAMBINI. I VACCINI SONO IMPORTANTI ANCHE NEGLI ANZIANI
Ma se pensiamo che i vaccini siano utili solo nei più piccoli ci sbagliamo. Un'altra fascia dove la vaccinazione è importante è proprio quella degli anziani. Queste infatti hanno un sistema immunitario meno efficiente che rende l’organismo meno reattivo e di conseguenza maggiormente suscettibile alle malattie infettive, quali le polmoniti ma anche le meningiti e le meningo-encefaliti o la sepsi, inoltre sono caratterizzate più frequentemente dalla presenza di una o più malattie croniche che rendono più alta la possibilità di avere gravi complicanze. Altra importante malattia infettiva peculiare dell’anziano è l’herpes zoster, conosciuto come "Fuoco di Sant’Antonio". Tutte queste patologie possono essere prevenute attraverso le vaccinazioni, che sono una potente arma di protezione e contribuiscono ad aumentare le aspettative e la qualità di vita. Anche se i vaccini sono un’arma per una migliore qualità della vita, in Italia si vaccina soltanto il 52% per cento degli anziani contro l’influenza, anche se i dati mostrano un leggero aumento rispetto alla stagione precedente.
Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.