Cosa fare dopo una diagnosi di leucemia mieloide acuta? A quali sintomi prestare attenzione? Cosa mangiare? Ecco le raccomandazioni dell’esperto
A mio padre 75enne è stata riscontrata la leucemia mieloide acuta una quindicina di giorni fa. Essendo preoccupato, vorrei sapere come bisogna comportarsi e a quali rischi stare più attenti.
Luca
Risponde il professor Matteo Della Porta, Responsabile Unità Leucemie e Mielodisplasie di Humanitas.
Gentile Luca,
La leucemia mieloide acuta è una malattia delle cellule staminali che, dunque, colpisce globuli bianchi, globuli rossi e piastrine, rendendoli poco funzionali. Vediamo alcune raccomandazioni pratiche per tutelare la salute di chi è affetto da questa patologia.
ATTENZIONE ALLE INFEZIONI
Chi è malato di leucemia mieloide acuta ha un sistema immunitario che non funziona molto bene a causa dell'iper produzione di globuli bianchi immaturi: si tratta, dunque, di una persona fragile dal punto di vista infettivo. Come abbiamo assimilato molto bene con il covid, una persona fragile deve fare due cose sostanzialmente:
- essere molto attenta ai comportamenti personali per non esporsi a rischi infettivi, soprattutto in inverno quando sono particolarmente diffuse le malattie polmonari
- effettuare tutti i vaccini raccomandati dal Ministero della Salute. In questo periodo parliamo dei richiami del vaccino anti-covid e dei vaccini antinfluenzali. Anche la famiglia dovrebbe fare un atto di responsabilità: avendo contatti con una persona cara che si trova in una condizione di fragilità dovrebbe essere molto attenta, proteggendo se stesso e il paziente attraverso vaccini e comportamenti personali responsabili
I SINTOMI DA TENERE D’OCCHIO
La leucemia porta a un abbassamento dei globuli rossi, con conseguente anemia, i cui sintomi cardine, a cui bisogna stare attenti, sono poco specifici, ma importanti da monitorare. Parliamo di stanchezza, sperimentata nello svolgere anche normali azioni quotidiane, e difficoltà a respirare. Quando questi due sintomi compaiono in modo molto severo possono essere la spia di una grave mancanza di globuli rossi con possibile necessità di effettuare trasfusioni.
ATTENZIONE AI SANGUINAMENTI
La leucemia porta anche all’abbassamento delle piastrine, che fanno parte del sistema della coagulazione e, sostanzialmente, ci proteggono dalle emorragie. Quando non funzionano bisogna stare attenti alla comparsa di lividi, sangue dal naso o dalle gengive. Nel momento in cui compaiono sintomi che ci possano far pensare che sia in atto un piccolo sanguinamento, questo ci deve mettere in allerta: se le piastrine sono troppo basse anche queste vanno sostenute e trasfuse per evitare di incorrere in complicanze emorragiche importanti.
Per affrontare al meglio la malattia è fondamentale mantenere un canale di comunicazione medico-paziente sempre attivo e continuo. Anche in questo periodo di festa in cui magari i controlli in ospedale sono meno frequenti, è fondamentale riferire immediatamente al medico eventuali sintomi sentinella come febbre, lividi, comparsa di affanno. Riconoscerli e trattarli precocemente consente una gestione clinica migliore, e minori complicanze per il paziente.
GLI STILI DI VITA
Per i pazienti affetti da leucemia mieloide acuta è fondamentale mangiare in maniera sana e che continuino a svolgere una moderata attività fisica, ognuno secondo le proprie possibilità e forze. Un buono stato di salute generale dell’organismo, infatti, permetterà di affrontare al meglio la malattia e le cure a cui saranno sottoposti. Chi riesce a tollerare i trattamenti farmacologici senza ridurre il dosaggio e nei tempi giusti ha più probabilità di avere un beneficio clinico e ottenere i migliori risultati possibili.
CONSIGLI UTILI
I malati non vanno messi sotto una campana di vetro, escludendoli da qualunque interazione sociale: è importante che possano trascorrere del tempo insieme alle persone care, anche e soprattutto in questo periodo di festa. Se si evitano gli eccessi, è possibile mangiare tutto, purché frutta e verdura siano lavate accuratamente, magari con disinfettanti alimentari. Da evitare, invece, pesce crudo e cibi poco cotti, possibili veicoli di infezioni epatiche o intestinali.
Essere troppo severi, se non in caso di necessità, non ha senso: questo farebbe sentire il paziente ulteriormente debole e in difficoltà. È importante che, pur trovandosi in un percorso molto difficile, il paziente possa avere dei momenti di vita normale. Per questo motivo, nel periodo natalizio il dolce non può mancare e un goccio di spumante si può bere.