In caso di endometriosi si può continuare a beneficiare degli effetti positivi della terapia ormonale anche in menopausa? La parola all'esperta
Soffro di endometriosi e sono in menopausa. È possibile continuare a beneficiare degli effetti positivi degli estrogeni sottoforma di pillola anticoncezionale o cerotto?
N. (domanda pervebuta tramite il form L'esperto risponde)
Risponde la professoressa Rossella Nappi, responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo dell’Università di Pavia.
Gentile signora,
nell'endometriosi è importante minimizzare la stimolazione con estrogeni. I metodi contraccettivi ormonali offrono questa garanzia nella vita fertile, ma nella menopausa in genere non si usano perché contengono dosi più elevate di quelle necessarie a contrastare la carenza ormonale conseguente all'esaurimento della funzione ovarica.
COSA UTILIZZARE?
Per alleviare eventuali sintomi della menopausa il tibolone può essere una buona scelta in caso di endometriosi perchè non stimola il tessuto endometriale, e lo stesso vale per il TSEC, una combinazione tra un estrogeno e un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni che blocca la stimolazione del tessuto endometriale. Ogni donna reagisce a queste terapie a suo modo e alcune stanno molto bene, ma per tutte quelle che non giovano di queste soluzioni è bene proporre una Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) con estrogeni e progestinici combinate continue, cioè che non inducono la mestruazione o che minimizzano la stimolazione endometriale.
TENERSI CONTROLLATE
L'importante è fare annualmente l'ecografia pelvica transvaginale, soprattutto se ci sono dei focolai di endometriosi residua o se compaiono perdite di sangue o dolori pelvici. È poco frequente, ma può esserci una riattivazione della malattia e un piccolo rischio di degenerazione in senso tumorale dei focolai di tessuto endometriale nelle ovaie o nell'utero.