L'uso del profilattico è la prima difesa per le malattie a trasmissione sessuale. Ma può non bastare per un'infezione che si trasmette attraverso le mucose

L’uso del profilattico durante il rapporto sessuale può ridurre il rischio di contagio da parte dei Papillomavirus (HPV), ma non eliminarlo del tutto.
A differenza di altre infezioni a trasmissione sessuale, per cui il contagio avviene principalmente attraverso il liquido seminale, questi virus si trasmettono con il contatto tra mucose. E il preservativo non è in grado di coprire tutte le aree a rischio della zona genitale, motivo per cui non è considerato uno strumento di prevenzione completa per gli HPV. L’unico metodo di prevenzione per i ceppi ad alto rischio è il vaccino, che deve essere associato a controlli regolari tramite HPV test e Pap test.
Il preservativo rimane comunque uno strumento insostituibile nella prevenzione di altre patologie sessualmente trasmissibili, prima fra tutte l'HIV. La vaccinazione anti-HPV non dispensa quindi da un suo corretto e regolare utilizzo.