Hpv Test
CHE COS’È IL TEST HPV?
L'HPV test è oggi, insieme al Pap test, l’esame di riferimento per lo screening per il tumore del collo dell'utero.
Consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell'utero che vengono analizzate in laboratorio con tecniche di biologia molecolare per verificare la presenza del Papilloma virus (HPV), una comune infezione virale che si trasmette prevalentemente per via sessuale e che è la causa della quasi totalità dei tumori della cervice uterina (nonchè di una quota importante di tumori dell'area genitale femminile e maschile e dell'orofaringe).
Oltre alle finalità di screening l'HPV test può essere usato come test di triage dopo un Pap test positivo in donne sotto i 30 anni, come test di controllo dopo un trattamento o durante un percorso di sorveglianza a seguito di Pap test positivo.
A CHE COSA SERVE IL TEST HPV?
Nella maggior parte dei casi il Papilloma virus viene eliminato spontaneamente dal sistema immunitario, tuttavia, se l’infezione persiste, negli anni può causare le alterazioni pre-cancerose da cui può originare il cancro al collo dell’utero. Il test HPV serve ad accertare se il virus è presente - e in quali tipi specifici-, dunque a rilevare infezioni potenzialmente dannose, anche molto prima che producano alterazioni rilevabili dal Pap test, e predisporre un adeguato programma di monitoraggio nel tempo.
L’HPV test è un esame a cui tutte le donne dopo i 30 anni dovrebbero sottoporsi, una volta ogni 5 anni (se il test risulta negativo, altrimenti si ripete secondo le indicazioni del medico) e permette di distinguere le situazioni a rischio, consentendo al medico o di allungare gli intervalli dei controlli o di effettuare esami più ravvicinati.
QUAL È LA DIFFERENZA FRA HPV TEST E PAP TEST?
Il Pap test rileva alterazioni cellulari presenti nel collo dell'utero, consentendo di diagnosticare precocemente un eventuale tumore o di prevenirlo nel caso di lesioni precancerose che possono evolvere nel tempo.
L'HPV test rileva l'eventuale presenza del Dna di tipi ad alto rischio di Papilloma virus e permette di predisporre controlli adeguati al livello di rischio. Se il virus non è presente, i controlli possono essere più distanziati nel tempo rispetto a quanto raccomandato dallo screening con Pap test (ogni 5 anni invece dei precendenti 3).
I programmi di screening per i tumori cervicali hanno previsto, sino ad anni recenti, l'offerta attiva e gratuita del Pap test ogni tre anni a tutte le donne dai 25 ai 64 anni. Le evidenze scientifiche, però, hanno dimostrato una migliore costo-efficacia di un HPV test ogni 5 anni per le donne oltre i 30 anni. La maggior parte dei programmi di screening, quindi, hanno sostituito il Pap test con l'HPV test come esame primario per le donne sopra i 30 anni.
Vale la pena ricordare che il cancro al collo dell’utero è una neoplasia che è preceduta sempre da alterazioni pre-cancerose che, se identificate ed eliminate, permettono di prevenire lo sviluppo del tumore.
COME SI SVOLGE?
L'HPV test consiste nello scovare il genoma virale, mediante metodiche di biologia molecolare, nelle cellule genitali femminili, prelevate mediante uno spazzolino dal collo dell’utero con le medesime modalità con cui si attua il Pap-test. Il campione viene quindi immerso in un liquido, per poi essere analizzato in laboratorio. Il prelievo del campione cellulare dal collo dell’utero va effettuato almeno 5 giorni prima delle mestruazioni o almeno 5 giorni dopo la loro fine. Inoltre, occorre che siano trascorsi almeno 2 giorni dall’ultimo rapporto sessuale e almeno 5 da un’eventuale visita ginecologica o dall’impiego di irrigatori vaginali, ovuli o candelette.
COME INTERPRETARE L'ESITO DELL'HPV TEST?
Il test identifica chi è positivo o negativo per uno o più dei tipi di Papilloma virus ad alto rischio oncogeno.
Dagli studi più recenti è stato dimostrato che l’assenza di DNA virale equivale a stabilire che non esistono lesioni precancerose e cancerose cervicali.
Un HPV test negativo, quindi, permette d’identificare le pazienti che non hanno l'infezione e con ogni probabilità non svilupperanno lesioni cervicali nell’immediato futuro e che possono programmare controlli più distanziati. Nell'ambito dello screening organizzato, quindi, la donna riceverà un nuovo invito a ripetere il test a distanza di 5 anni.
Di contro, un test positivo all’HPV non significa necessariamente che una donna svilupperà un cancro della cervice uterina, ma fornisce informazioni supplementari sui potenziali rischi, e consente al medico di effettuare controlli mirati e più ravvicinati.
CHE COSA SUCCEDE CON UN HPV TEST POSITIVO?
Se il test HPV dà esito positivo (quindi rileva la presenza dell'infezione da HPV), sul medesimo campione prelevato per l'HPV test viene eseguito un controllo citologico per rilevare eventuali anomalie cellulari. Se il campione prelevato è inadeguato o insufficiente, sarà necessario recarsi nuovamente in ambulatorio per eseguire un Pap test.
Se il controllo citologico (il Pap test) è negativo, ovvero non evidenzia alterazioni cellulari pericolose, la donna viene invitata a ripetere il test HPV a distanza di un anno, per vedere se l'infezione è stata debellata. Se dopo un anno invece il test HPV è nuovamente positivo, si esegue una colposcopia.
Se il controllo citologico (il Pap test) è positivo, ovvero rileva anomalie cellulari, si procede ad una colposcopia.
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