Una indagine condotta fra duemila donne italiane attesta che la menopausa nel 65% dei casi rappresenta un problema. Il progetto di quattro società scientifiche suggerisce come affrontare al meglio questa fase della vita
Di media 30 anni. È questo il lungo periodo che, in funzione delle cresciute aspettative di vita, la donna del terzo millennio trascorre in menopausa. Una fase del ciclo vitale complessa e a tratti negativa per più della metà delle donne in quanto caratterizzata da disturbi e fastidi. L’obiettivo è invertire questo trend percettivo. Per questo motivo la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), in collaborazione con diverse altre società scientifiche tra cui l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), la Società Italiana di Endocrinologia (Sie) e la Fondazione Insieme contro il Cancro, ha lanciato il progetto «Menopausa, Meno…Male». L'obiettivo è sensibilizzare ed educare la donna ad affrontare meglio questo periodo della vita attraverso adeguati stili di vita e, laddove necessario, terapie ad hoc.
L’INDAGINE
Come vivi la menopausa? Male, ha dichiarato il 65 per cento delle donne tra i 40 e i 60 anni che hanno partecipato a una indagine della Sigo. Vampate, disturbi urinari, irritazione e secchezza vaginale, riduzione della libido, aumento di peso: questi i sintomi segnalati con maggiore frequenza. Iinsomma, un «periodo nero». Colpa del mancato uso della terapia ormonale sostitutiva? Probabile, complici da un lato i timori che ancora ruotano attorno all’assunzione di questa terapia (42 per cento) e ai possibili rischi e danni associati, e dall’altro la scarsa informazione sull’esistenza di questa terapia (35 per cento) o della sua inutilità, a detta del 18 per cento di donne. Menomale però che la percezione della menopausa non è uguale per tutte. Infatti il 35 per cento delle intervistate ne ha visto comunque il lato buono, ovvero non solo di poter continuare a vivere una vita piena, ma soprattutto di essere (finalmente) senza più disturbi mestruali a vantaggio di una sessualità più libera e rilassata.
COME PREPARARSI ALLA MENOPAUSA?
PIU’ INFORMAZIONE E CORRETTE TERAPIE
Ma da dove si comincia per vivere meglio una fase fisiologica della vita di ogni donna? Da una migliore informazione, perché pare che le donne italiane la menopausa la conoscano poco e male. È poco noto, per esempio, che i disturbi normalmente associati a questa fase della vita possono essere attenuati e gestiti con adeguati stili di vita e terapie ad hoc, sfatando così alcuni errati convincimenti su danni da specifici trattamenti, quali la terapia ormonale sostitutiva. «Oggi possiamo affermare con serena maturità che la terapia ormonale sostitutiva fa bene se somministrata a pazienti accuratamente selezione dopo una corretta anamnesi dichiara Paolo Scollo, direttore della clinica ostetrica e ginecologia dell'ospedale Cannizzaro di Catania -. Oggi infatti disponiamo di strumenti adeguati a trattare efficacemente ogni disturbo della menopausa, rendendo possibile modellare la terapia su misura della necessità specifiche di ogni donna».
STILI DI VITA
Non basta solo la giusta terapia o una dieta corretta comprendente soprattutto frutta, verdura, fibre, vitamine e cibi contenenti calcio, vitamina D, fosforo che aiutano a proteggere dal rischio di osteoporosi, a favore anche del migliore assorbimento della terapia. Durante la menopausa è altresì fondamentale l’esercizio fisico, dove per movimento si intende palestra, ma anche ballo, lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, aquagym, nuoto, pilates, ciclismo. «L’attività fisica, richiedendo un maggiore apporto di ossigeno, favorisce la migliore funzionalità del sistema cardiocircolatorio, riduce il rischio di malattie cardiovascolari. diabete, Alzheimer e di alcuni tipi di tumori, in particolare del seno e del colon - aggiunge Giovanni Scambia, direttore del Dipartimento Tutela della Salute della Donna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -. L’esercizio fisico durante la menopausa e in post-menopausa deve essere di tipo aerobico, dunque di bassa o moderata intensità e lunga durata, prevedendo un riscaldamento di 5-10 minuti prima dell’inizio dell’attività fisica, sia essa la camminata sostenuta, la corsa o la bici, mantenuta per circa 30-45 minuti, e una serie di esercizi di stretching e rilassamento prima di concludere lo sforzo fisico».
LA VITA DI COPPIA
Riguardo l’intimità il parere è contrastante: da un lato i problemi intimi, specie femminili, quale la secchezza vaginale prima fra tutti che induce dolore nel corso dei rapporti sessuali e il calo del desiderio legato alla riduzione degli estrogeni, posso influire anche su una riduzione della vita di coppia e dunque del numero di rapporti intimi. Dall’altro, invece, svariati studi in letteratura documentano gli effetti benefici di un’attività sessuale soddisfacente e regolare, che può continuare fino a tarda età, a vantaggio anche del generale stato di salute. Ovvero sarebbe possibile trovare una nuova intesa con il partner. «I momenti di intimità della coppia matura - conclude Scambia – potrebbero mantenersi stabili, in funzione del fatto che si ha più tempo a disposizione o perché la donna si sente più libera di vivere la vita intima o al maggiore valore dato al rapporto sessuale, ai preliminari e all’ascolto dei timori e/o delle esigenze del partner. A condizione però che nella coppia esista complicità e vi sia sempre stata una buona comunicazione».
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