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Fumo
Donatella Barus
pubblicato il 13-06-2024

Spendiamo 1,64 miliardi di euro l'anno solo in ricoveri a causa del fumo



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Stimato il costo delle ospedalizzazioni in Italia per le 12 malattie più strettamente legate all'uso di tabacco

Spendiamo 1,64 miliardi di euro l'anno solo in ricoveri a causa del fumo

Fra le conseguenze del fumo ci sono i costi delle malattie che provoca: accanto ai costi umani e sociali, i costi economici rappresentati da spese sanitarie, perdita di produttività, morti premature. Ora un recentissimo lavoro di ricerca coordinato da Istituto Mario Negri e ATS Brianza ha stimato che ogni anno in Italia spendiamo almeno 1,64 miliardi di euro solo per le ospedalizzazioni provocate dal fumo.

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Il fumo. Una dipendenza che mette a rischio la salute

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TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

E si tratta di una stima decisamente prudente, cifre con ogni probabilità ben inferiori a quelle reali, come spiega uno degli autori della ricerca, Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio di Ricerca sugli Stili di Vita dell’Istituto Mario Negri e componente del Comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Veronesi: «Basandoci sulla letteratura scientifica abbiamo selezionato 12 patologie strettamente correlate all’uso di tabacco ( ma sappiamo che sono molte di più) e abbiamo considerato tutte le ospedalizzazioni dovute a queste diagnosi in persone dai 30 anni in su in Italia nel 2018».

Come sapere quanto sono costati i ricoveri? I ricercatori hanno attinto ai dati contenuti nelle SDO, le schede di dimissione ospedaliera, che le Regioni utilizzano per ottenere i rimborsi, dove per ogni singolo ricovero registrato sono riportati procedure e risorse impiegate, così come e la diagnosi alla dimissione. In particolare hanno esaminato un campione di quasi un milione di SDO. Ne è emerso che erano attribuibili al fumo un terzo di tutte le ospedalizzazioni avvenute in Italia nel 2018 per le seguenti malattie: tumore dell’orofaringe, dell’esofago, dello stomaco, del polmone, del pancreas, della vescica, della laringe, cardiopatia ischemica, ictus, arteriopatie e altre patologie vascolari, polmonite e influenza, broncopneumpatia cronica ostruttiva. Questa quota di ospedalizzazioni corrisponde al 6 per cento di tutte le ospedalizzazioni in Italia per qualsiasi causa, è la porzione sicuramente dovuta al fumo (stimata con criteri molto restrittivi) ed ha comportato un costo di 1,64 miliardi di euro in un anno. Le malattie più “costose” in termini di ricoveri fra quelle considerate sono state la cardiopatia ischemica, l’ictus e i tumori del polmone.

«Sono dati concreti, indicano quanto è costato ogni singolo ricovero, quanti soldi ha speso il servizio sanitario nazionale – ossserva ancora Gallus -. E sappiamo che sono una sottostima forte, perché abbiamo utilizzato molta cautela, ad esempio considerando solo 12 patologie in cui il ruolo del fumo è decisivo, contemplando solo la diagnosi principale alla dimissione e non eventuali patologie secondarie. E va considerato che le ospedalizzazioni sono solo una parte della spesa dovuta al fumo, a cui vanno aggiunte le cure che non comportano ricovero e la spesa dei privati, ad esempio. Spendiamo miliardi a causa del fumo per curare delle patologie che senza il fumo non esisterebbero».

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Sabrina Molinaro è responsabile del dipartimento di Epidemiologia e Ricerca sui servizi sanitari presso IFC-CNR Pisa, e fa parte dello stesso Comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Veronesi; ha partecipato al lavoro di ricerca e così ne commenta la portata: «I risultati di questo studio mettono in evidenza come il fumo contribuisca significativamente ai ricoveri ospedalieri, evidenziando l'urgenza di adottare misure di controllo del tabacco più efficaci. In particolare l'aumento delle tasse sul tabacco per ridurre il consumo. Anche alla luce dell'importante incremento di giovani che tornano a consumare prodotti del tabacco, questa analisi rafforza la necessità di politiche preventive per migliorare la salute pubblica e ridurre il carico economico sul sistema sanitario». Da considerare, secondo gli autori, anche la possibilità di concedere alle Regioni una maggiore autonomia nella gestione della tassazione del tabacco, dato che su di esse grava la gran parte dei costi sanitari.

 

leggi anche: Al via un nuovo progetto di ricerca sulla tassazione del tabacco

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Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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