Chiudi
Fumo
Donatella Barus
pubblicato il 31-05-2024

Fumo: così il mercato della nicotina aggancia i ragazzi



Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

Fuma tutti i giorni un ragazzo su 5 fra i 15 e i 19 anni. L'uso abituale di sigarette elettroniche è triplicato in 5 anni. Uso quotidiano sempre più precoce. Ecco che cosa dicono i nuovi dati ESPAD sugli studenti italiani

Fumo: così il mercato della nicotina aggancia i ragazzi

Perché l’OMS dedica la giornata internazionale senza tabacco (World No Tobacco Day 2024) alla protezione dei minori dall’industria del tabacco? Da che cosa vanno difesi i nostri ragazzi? Che cosa sta accadendo nel mondo per quanto riguarda i consumi di tabacco? E se consideriamo quelli di nicotina?

Una parte delle risposte più interessanti a queste domande arriva dai nuovi dati dello studio ESPAD, la più ampia e approfondita indagine a livello nazionale ed europeo sui comportamenti a rischio degli adolescenti, condotta e coordinata a livello italiano dagli esperti dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Fra i risultati degni di nota, il fatto che fa un uso quotidiano di tabacco un ragazzo su cinque fra i 15 e i 19 anni (uno su 3 dichiara di averne fatto uso nel mese precedente). Risultati del tutto coerenti con quelli presentati dal Centro Nazionale dipendenze e doping dell'Istituto Superiore di Sanità.

Download

REGISTRATI

per scaricare o sfogliare il materiale

Il fumo. Una dipendenza che mette a rischio la salute

CONTENUTO PLUS

Contenuto
Plus

Sei già registrato? ACCEDI

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

L'INDAGINE SUI RAGAZZI

L’indagine ESPAD interpella ogni anno un campione rappresentativo della popolazione studentesca italiana, ragazzi fra i 15 e i 19 anni (nel 2023 sono stati 12.223). Con una serie più che ventennale e una metodologia più che robusta è una fonte di informazioni preziose su quanto e come fumano i giovani e giovanissimi, su come sono cambiati e stanno cambiando le loro abitudini di consumo intorno al tabacco e alla nicotina.

Abbiamo chiesto un aiuto per interpretare i nuovi dati a Sabrina Molinaro, responsabile del dipartimento di Epidemiologia e Ricerca sui servizi sanitari presso IFC-CNR Pisa, coordinatrice progetto ESPAD, e a Sonia Cerrai ricercatrice presso il medesimo dipartimento e responsabile comunicazione ESPAD.

Ecco in sintesi i punti salienti che meritano attenzione:

1) MENO SIGARETTE, PIÙ E-CIG

I consumi di sigaretta tradizionale continuano a scendere, anche grazie agli sforzi decennali della prevenzione, ma l'uso delle sigarette elettroniche è in costante aumento dopo il 2020.

Nel 2023 a usare tabacco regolarmente ogni giorno è il 19 per cento dei ragazzi e il 20 per cento delle ragazze. Nel 2005 le percentuali erano, rispettivamente, il 26 e il 28 per cento. A 19 anni fuma tutti i giorni il 27-28 per cento, con poche differenze di genere. Se si considerano i giovanissimi, a 15 anni fuma quotidianamente il 9 per cento dei maschi e il 12 per cento delle femmine; a 16 anni si balza ad oltre il 20 per cento delle ragazze (14,8 i ragazzi).

Quando iniziano? Il 57 per cento dei giovani fumatori ha iniziato a 14 anni o prima, il 40 per cento fra i 15 e i 17 anni. Questo è un dato relativamente costante nel tempo. Ma se si parla di quando hanno cominciato a fumare tutti i giorni, il discorso cambia e si assiste ad un abbassamento dell’età in cui si diventa fumatori abituali, in cui della nicotina non si riesce a fare a meno. Sale la percentuale di chi è diventato fumatore quotidiano a 14 anni o prima (ben il 35 per cento, 38 per cento se si considerano solo le ragazzine), nove punti percentuali in più rispetto a solo 5 anni fa.

Quanto fumano? Il 15 per cento delle fumatrici e il 25 per cento dei fumatori consuma più di 10 sigarette al giorno, il 3 e il 5 per cento, rispettivamente, nel fuma oltre 20. 

Ricordiamoci che stiamo parlando di ragazzini e al massimo giovanissimi adulti, per cui l'acquisto di prodotti del tabacco è vietato dalla legge sino alla maggior età.

2) DIFFERENZE FRA MASCHI E FEMMINE

Le differenze di genere per le sigarette tradizionali si sono assottigliate nel tempo, anche se i consumi sono più alti tra le ragazze giovani e giovanissime rispetto ai coetanei. Viceversa, per le e-cig la forbice si sta ampliando costantemente a favore del genere femminile, e in questo caso le ragazze mostrano consumi più alti dei ragazzi per tutte le classi di età.

3) SIGARETTE ELETTRONICHE PER SPERIMENTARE

La e-cig viene provata soprattutto per curiosità e pochissimo come ausilio per la cessazione del fumo. Le politiche preventive dovrebbero prendere in carico la protezione dei non fumatori (minori e non) dall'approccio alla nicotina, potenzialmente prodromico di un successivo passaggio al fumo tradizionale.

Perchè si inizia a usare la sigaretta elettronica? Più del 73 per cento dei ragazzi svapatori dice di avere iniziato per provare, per curiosità. Un altro 16 per cento perché gli è stata offerta da amici e un 10 per cento per smettere di fumare sigarette.

Il 40 per cento ha iniziato ad usarla a 14 anni o meno.

La percentuale di studenti che dichiara di avere usato sigarette elettroniche nell’ultimo mese sale, e sale in fretta. È passata da quasi 7 per cento nel 2018 a quasi 20 per cento nel 2023. «Il trend è molto molto preoccupante – sottolinea Sonia Cerrai - i current users, gli utilizzatori abituali, triplicano in 5 anni». Quasi 37 su cento l’hanno usata nell’ultimo anno. Le usa e getta sono le più utilizzate.

«L’uso delle sigarette elettroniche è per molti aspetti più facile e socialmente più tollerato rispetto alle sigarette – osserva Sabrina Molinaro - niente mozziconi, cenere o accendini, niente puzza, niente alito pesante o sentore di fumo su capelli e abiti».

4) USO DUALE O TRIALE

Oltre la metà degli studenti italiani (58%) fa un uso combinato, duale o triale, di diversi dispositivi di assunzione di nicotina.

  • «Chi usa e-cig – osserva Molinaro - non fuma solo quelle (e lo stesso vale, in numeri ridotti, per i riscaldatori di tabacco)». Come d’altra parte accade per gli adulti. In sintesi, fra gli studenti interpellati:
  • il 16 per cento usa solo sigarette
  • il 10 per cento solo e-cig
  • lo 0,7 per cento solo tabacco riscaldato
  • il 28 per cento usa sigarette + e-cig + tabacco riscaldato
  • il 41 per cento sigarette + e-cig
  • il 2,4 per cento sigarette + tabacco riscaldato
  • l'1,6 per cento e-cig e tabacco riscaldato.

5) L'INFLUENZA DEGLI AMICI

Come noto dalla letteratura, la prossimità con molti amici fumatori favorisce l'abitudine al fumo, sia tradizionale sia elettronico.

L’abitudine al fumo è anche una questione di gruppo. Il 57 per cento dei giovani che fumano quotidianamente infatti dichiara di avere amici fumatori (tutti o la maggior parte), cosa che accade solo al 25 per cento degli altri coetanei.

6) L'INFLUENZA DEI GENITORI (NON PER LE E-CIG)

La prossimità con genitori fumatori favorisce un maggior rischio di abitudine al fumo tradizionale, ma non a quello elettronico.

Una differenza significativa, tiene a sottolineare Sonia Cerrai: «Sempre più il fumo tradizionale viene percepito dai ragazzi come mainstream, il fumo dei genitori, un’abitudine sorpassata da cui prendere le distanze. Tutte caratteristiche che non vengono associate alle sigarette elettroniche che, anzi, vengono proposte e percepite come più nuove e più salutari». E prosegue: «Se in letteratura è noto per l’uso di sigarette che l’esempio dei genitori è influente, per le sigarette elettroniche siamo di fronte ad un mercato nuovo, che è orientato e targettizzato verso i giovanissimi, ed è un consumo che si distacca da quello dei grandi».

7) EDUCARE A SCUOLA SERVE

Nonostante gli interventi di prevenzione all'uso di tabacco siano in diminuzione nell'ambito scolastico, chi vi partecipa mostra una maggiore consapevolezza dei rischi associati al fumo di sigaretta.

I ragazzi sanno che fumare fa male? Parrebbe ovvio, ma ci sono ancora impressionanti margini di incertezza. Un quarto degli intervistati alla domanda se fumare occasionalmente fa male risponde “non so” e quasi il 30 per cento dice che il rischio non c’è o è minimo. Un dato che fa ben sperare è che i “non so” e le idee sbagliate sui livelli di rischio sono molte meno fra i ragazzi che hanno partecipato ad iniziative educative sulla prevenzione.

8) L'ALTRO FUMO: L'OFFERTA DI NICOTINA CRESCE

I consumi di pipa ad acqua e tabacco da sniffo/fiuto sono bassi ma non trascurabili tra la popolazione studentesca italiana. E il continuo ampliamento dell'offerta (per esempio i recentissimi sacchetti di nicotina) rischia di sfociare in una continua sottostima del dato di assunzione di nicotina.

«Appena arrivati, i nicotine pouches, i sacchetti di nicotina, sono già un successo – commenta amaramente Sonia Cerrai – basta chiedere ai tabaccai. Perché? Facile: si nasconde, non si vede, si può usare anche in classe, nasconderlo a genitori e insegnanti; a differenza delle sigarette, il consumo più alto è maschile».

Le sigarette senza combustione si usano meno rispetto alle sigarette elettroniche (l’11 per cento le ha usate negli ultimi 30 giorni), ma anche questo è un dato in rapida cresita negli ultimi cinque anni (era il 2 per cento nel 2018).

UN MONDO CHE CAMBIA IN FRETTA

Nell’arco di pochissimi anni conclude Sabrina Molinaro «il mondo è cambiato con le sigarette elettroniche, che con la pandemia hanno avuto un vero e proprio boom». Siamo in un’era di nuovi mercati, nuovi consumi e nuove dipendenze, con strategie di marketing aggressive verso i più giovani e prospettive di salute pubblica da comprendere fino in fondo per non tradire le nuove generazioni che meritano di essere tutelate.

Sostieni la ricerca contro il tumore del polmone e le malattie correlate al fumo. Dona ora.

Sostieni la ricerca contro il tumore del polmone

Sostieni la ricerca contro il tumore del polmone


Scegli la tua donazione

Importo che vuoi donare

Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


Articoli correlati


In evidenza

Torna a inizio pagina