Quasi tutte le linee guida internazionali consigliano un taglio netto, per smettere di fumare. Tuttavia ridurre gradualmente può avere importanti benefici, come ridurre i sintomi dell'astinenza
È uno dei grandi dubbi di chi si accinge a smettere di fumare. Dare un taglio netto eliminando del tutto le sigarette dalla sera alla mattina o ridurre gradualmente, in un lasso di tempo prestabilito, fino a smettere del tutto?
Quasi tutte le linee guida internazionali consigliano la prima opzione, tuttavia ridurre gradualmente può avere importanti benefici come rendere meno pesanti i sintomi dell’astinenza.
Il problema è che richiede una disciplina molto ferrea e molta costanza per raggiungere l’obiettivo, così finisce per essere più complicato riuscire a smettere del tutto.
Uno studio pubblicato nella primavera del 2016 sugli Annals of Internal Medicine ha confrontato le percentuali di successo di due gruppi di persone che smettevano di fumare, l’uno interrompendo bruscamente, l’altro dopo due settimane di riduzione graduale.
Ebbene, dopo quattro settimane dall’inizio della sperimentazione aveva smesso di fumare il 49 per cento di chi aveva interrotto all’improvviso contro il 39 per cento di chi aveva tentato di farlo gradualmente. Dopo sei mesi le percentuali scendevano rispettivamente al 22 e al 15,5 per cento.
A sentire i numeri, dunque, la strategia migliore è lasciare la sigaretta di colpo. Tuttavia ridurre gradualmente fino a smettere è soltanto poco meno inefficace. Quindi, per chi preferisse questa strada, vale la pena provarci, anche perché in una certa misura ciascun fumatore fa storia a sé.