Le donne sono più fragili di fronte ai danni da sigaretta. In prima linea le malattie respiratorie, cardiovascolari e i tumori
Le donne sono più fragili di fronte ai danni da sigaretta. In prima linea le malattie respiratorie, cardiovascolari e i tumori
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L’appuntamento del 31 maggio, giornata mondiale senza tabacco, ci propone un quadro dei fumatori abbastanza sconcertante. Anche se il trend è in diminuzione, sono sempre 10 milioni i fumatori di sigarette e, secondo una indagine Doxa, il 76% di costoro non ha intenzione di cambiare le abitudini perché si sente in buona salute. Motivo questo che li induce a non smettere di fumare e a collocare le sigarette all’ultimo posto fra le cose da eliminare. Ma possono stare tranquilli i fumatori incalliti? «No – risponde Marco Alloisio, direttore sanitario della Lega tumori di Milano e chirurgo toracico all’Humanitas di Rozzano – perché 85.000 sono le morti che ogni anno si possono correlare al fumo di sigaretta (il 15% di tutti di decessi)».
broncopneumopatia cronica ostruttiva (conosciuta come BPCO) che comprende bronchite cronica e enfisema polmonare. Vittime predilette le donne. E’ stato dimostrato, infatti, che nella donna la BPCO insorge più precocemente, il danno polmonare è maggiore (manca più fiato) e lo stato di salute è peggiore rispetto agli uomini Quindi se avete tosse, espettorato e mancanza di respiro e siete fumatori andate dal medico, perché prima si diagnostica la malattia, meglio funzionano le cure. Purtroppo la malattia viene diagnosticata in fase avanzata.
IL RESPIRO - E allora vediamo di analizzare i rischi per la salute dei fumatori, avvalendoci dell’opuscolo messo in circolazione dalla sezione milanese della Lega contro i tumori. Il principale fattore di rischio è laIL SANGUE - Il secondo apparato che soffre per le sigarette è quello cardiovascolare, con ipertensione, aterosclerosi, ictus e infarto miocardio che sono più frequenti nei fumatori, anche se utilizzano sigarette light, quelle a basso contenuto di catrame. Chi fuma sigarette light, infatti, tende a inspirare di più e quindi a inalare più nicotina con altre sostanze chimiche. In Italia il fumo di sigaretta è responsabile del 50% degli infarti.
I TUMORI - La branca tumorale è quelle che fa più paura perché colpisce organi e apparati. Primo fra tutti il polmone, tanto che il 90% dei casi è imputabile al fumo di sigaretta. A questo proposito è opportuno ricordare che l’abitudine a fumare poche sigarette al giorno ( da 5 a 10) non preserva dal tumore al polmone, perché è stato dimostrato che il cancro polmonare è correlato più agli anni di fumo che al numero di sigarette. Tra le neoplasie poi troviamo quelle respiratorie, in particolare alla laringe e al cavo orale. Queste neoplasia sono anche associate al consumo di alcol e per questo sono più riscontrabili nell’uomo. Il fumo di sigaretta rappresenta un fattore di rischio anche per altri tipi di tumore oltre che per patologie come ictus, malattie neurologiche, diabete, cataratta e, nell’uomo, riduce la fertilità, riducendo il flusso sanguigno.
LA BELLEZZA - Anche le donne, come accennato, sono vittime del fumo e forse più degli uomini. Nella donna che fuma raddoppia il rischio di cancro al seno, è più soggetta a infarti e ictus cerebrali, si anticipa la menopausa e aumenta il rischio di trombosi. La donna che ha fumato provoca parti prematuri, fa bambini sotto peso e più a rischio di otiti e malattie respiratorie. Anche il lato estetico ha la sua medaglia nera, nelle donne, perché il fumo riducendo l’afflusso di sangue, fa ingrigire la pelle del viso, ma, soprattutto, diminuendo il trofismo, si formano più facilmente le rughe. La bellezza delle donne risulta quindi sfumata, perché il monossido di carbonio della sigaretta entra nel sangue e nei globuli rossi rubando spazio all’ossigeno e producendo radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento della pelle. E questo avviene prima nella donna che nell’uomo fumatore, perché la pelle della donna è più sottile e quindi più vulnerabile.