In montagna, ad alta quota, il sole può fare danni anche nella stagione fredda. L'esperta spiega come proteggersi al meglio per prevenire i danni solari e mantenere la pelle sana

L'inverno non deve farci abbassare la guardia sulla protezione della pelle, soprattutto in montagna. Il sole, combinato con l'altitudine e la riflessione della neve, può provocare danni simili, se non peggiori, a quelli estivi. La dottoressa Norma Cameli, direttore f.f. UOC Dermatologia Clinica dell'Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, ci spiega come proteggere al meglio la nostra pelle.
Perché il sole in montagna è pericoloso?
Alle alte altitudini, l'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) è molto più intensa. A 1500 metri, i raggi UV sono il 20% più forti rispetto al livello del mare, aumentando di circa il 12-15% ogni 1000 metri di quota. Questo accade perché lo strato di atmosfera che i raggi devono attraversare è più sottile, riducendo la loro dispersione.
Un altro fattore da considerare è la neve, che ha un elevato potere riflettente: può riflettere dal 50 all'85% dei raggi solari, intensificando ulteriormente l'esposizione. Per confronto, la sabbia riflette il 15-25%, l'acqua di mare il 20%, il cemento circa il 4% e l’erba tra lo 0,5 e il 4%, un valore trascurabile.
Quali sono i danni per la pelle?
Il sole può causare diversi tipi di danni alla pelle, non solo il rischio di tumori cutanei come il melanoma, i carcinomi basocellulari e spinocellulari, ma anche problemi di pigmentazione, e non solo. Tra i principali effetti negativi dell'esposizione ai raggi UV ci sono:
- herpes labiale: la radiazione solare intensa può attivare il virus dell'herpes. È consigliabile applicare una protezione solare anche sulle labbra, magari in stick. Se l'herpes compare, si possono usare antivirali locali;
- rosacea: gli sbalzi di temperatura tra il freddo esterno e il caldo degli ambienti chiusi possono aggravare questa condizione. Proteggere la pelle e mantenerla idratata aiuta a ridurre i sintomi;
- melasma e discromie: l'intensa esposizione al sole può peggiorare le macchie cutanee, quindi la protezione solare è fondamentale.
Perché il sole del weekend non fa bene?
In passato, l'esposizione al sole era più graduale. Oggi, invece, esporsi solo nei weekend o durante brevi vacanze invernali può aumentare il rischio di danni cutanei, perché la pelle subisce un'intensa e improvvisa esposizione senza un'adeguata preparazione.
Come in estate, anche in inverno bisognerebbe evitare l'esposizione nelle ore di punta, tra le 11:00 e le 16:00. Tuttavia, chi scia, passeggia o usa le ciaspole, spesso cerca proprio il sole in queste fasce orarie. Per questo motivo, la protezione deve essere costante e adeguata.
Come proteggersi dal sole in montagna?
Ecco alcune strategie per ridurre i rischi:
- evitare l'esposizione diretta prolungata, cercando l'ombra almeno durante le pause, ad esempio in baita durante il pranzo.
- indossare sempre cappelli, anche quando si toglie il casco, preferibilmente con visiera;
- utilizzare occhiali da sole con protezione UV anche quando non si scia;
- applicare sempre una protezione solare SPF 50+ prima di uscire all'aperto, indipendentemente dal proprio fototipo;
- prestare attenzione a zone delicate e particolarmente fotoesposte come orecchie, labbra e naso;
- riapplicare la protezione solare ogni due ore.
Quando fare un controllo della pelle?
È consigliabile fare un controllo dermatologico annuale, meglio in autunno o inverno, quando la pelle non è abbronzata. L’abbronzatura, infatti, può rendere difficile l’esame dermatologico perché, oltre la pelle, scurisce anche i nei e può alterne i colori. Tuttavia, se si notano cambiamenti nei nei, è bene rivolgersi subito a uno specialista, indipendentemente dalla stagione e dallo stato della pelle.
Le persone a maggior rischio, per le quali è particolarmente consigliato un controllo periodico, sono:
- chi ha più di 50 nei;
- chi ha una familiarità per neoplasie cutanee;
- chi ha nei di diametro superiore a 6 mm o nei congeniti giganti;
- donne in gravidanza che notano modificazioni nei nei;
- chiunque osservi la comparsa di nuovi nei o un cambiamento improvviso di un vecchio neo.
Oltre al sole, a cosa prestare attenzione in inverno?
Freddo, vento e sbalzi di temperatura possono disidratare la pelle, rendendola più vulnerabile. Per questo motivo è essenziale:
- usare detergenti delicati, evitando prodotti troppo schiumogeni che seccano ulteriormente la pelle;
- evitare l'acqua troppo calda durante la detersione;
- applicare creme idratanti più ricche rispetto a quelle estive, preferendo formulazioni con acido ialuronico, ceramidi e glicerolo;
- utilizzare trattamenti anti-età come alfa e beta idrossiacidi o retinoidi, che in inverno possono essere applicati con più serenità poiché la pelle è meno esposta al sole. Meglio evitare questi trattamenti durante la settimana bianca, riprendendoli successivamente.

Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile