Il 2021 è stato il secondo anno di pandemia. Un periodo segnato dal successo dei vaccini ma anche dallo sviluppo di varianti sempre più contagiose. I dieci principali fatti del 2021
Il 31 dicembre 2019, la Cina comunicava la diffusione di un "cluster" polmoniti atipiche di origine virale. Oggi, a distanza di due anni, Covid-19 ha causato quasi 6 milioni di decessi. Un numero che senza la vaccinazione di massa sarebbe stato enormemente maggiore. Ecco i 10 momenti più significativi del 2021.
I VACCINI IN IN ITALIA
Dopo il simbolico "Vaccine day" del 27 dicembre 2020, in Italia inizia ufficialmente la campagna vaccinale. Operatori sanitari e over-80 sono i primi a ricevere le dosi del vaccino a mRNA sviluppato da Pfizer-BioNTech. A seguire arriveranno i vaccini di Moderna, AstraZeneca e Jannsen. Nel solo anno solare 2021 verranno somministrate oltre 110 milioni di dosi (19 milioni come booster).
LA VARIANTE ALFA
Il 2021 verrà ricordato come l'anno delle varianti virali. Quella Alfa (ex variante Inglese) è stata isolata per la prima volta a dicembre 2020 ma è stata responsabile dell'impennata di casi in tutta Europa e nel mondo a partire dai primi mesi del 2021. Questa variante ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza. La maggiore trasmissibilità di questa variante si è tradotta in un maggior numero assoluto di infezioni, determinando, così, anche un aumento del numero di casi gravi.
CALANO RICOVERI E DECESSI
Nonostante la variante Alfa i vaccini cominciano a far cambiare la traiettoria della pandemia. I risultati che arrivano da Israele e successivamente da tutte le nazioni con elevata copertura vaccinale mostrano come all'aumentare dei casi non corrisponde più la stessa proporzione di ricoveri e decessi. I vaccini funzionano ed evitano migliaia di decessi.
EFFICACIA MANTENUTA
All'emergere di nuove varianti, pur con leggere differenze, l'efficacia vaccinale è mantenuta. I vaccini in commercio, pur essendo stati sviluppati sul ceppo originale del virus di Wuhan, inducono una risposta immunitaria capace di neutralizzare le varianti emerse nel corso della pandemia.
IL CASO ASTRAZENECA
Sicuro ed efficace, il vaccino sviluppato da AstraZeneca si è reso protagonista di una temporanea battuta d'arresto in tutta Europa. Alla base della sospensione alcuni rarissimi fenomeni di trombosi cerebrale del seno venoso associata a trombocitopenia (di cui 3 letali) avvenuti in prossimità temporale con la vaccinazione su 1.7 milioni di somministrazioni. Eventi più frequenti nelle donne di giovane età e che hanno portato a "dirottare" questa categoria su altre vaccinazioni. Nel nostro Paese, dopo oltre 11,5 milioni di somministrazioni, il vaccino è andato ufficialmente in "pensione" sostituito da quelli a mRNA.
VACCINI PER ADOLESCENTI E BAMBINI
Il 27 maggio 2021 EMA approva ufficialmente la vaccinazione con Comirnaty di Pfizer-BioNTech nella fascia di età 12-15 anni. Una decisione storica nel contrasto alla pandemia. Sul finire dell'anno, il 1 dicembre 2021, AIFA approva anche la vaccinazione per la fascia di età 5-11 anni.
LA VARIANTE DELTA
Sul finire del 2020 è stata isolata un'altra variante, la Delta, che nel 2021 ha sostituito in toto la variante Alfa. Estremamete più contagiosa del ceppo originale di Wuhan, la variante ha "guidato" la ripresa dei casi a livello globale avvenuta nei mesi estivi del 2021.
LA TERZA DOSE
Guardando ai dati di chi ha vaccinato molto prima di noi, ovvero Israele, è parso subito chiaro come nel tempo la protezione dei vaccini dalla malattia sintomatica cali nel tempo. Per questa ragione, chi prima e chi dopo, si è trovato nella sitazione di dover riprisitinare la protezione conferita dal vaccino attraverso una dose booster. Dose ancor più necessaria quando a fine 2021 si è affacciata la variante Omicron.
GLI ANTIVIRALI
Il 2021 verrà ricordato anche per l'avvento dei primi farmaci utili contro Sars-Cov-2. Il 30 dicembre la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato due antivirali, molnupiravir e remdesivir, per il trattamento di pazienti Covid non ospedalizzati con malattia lieve-moderata. Molecole in grado di ridurre le probabilità di decesso e ospedalizzazione. Sempre nel 2021 sono stati annunciati (l'approvazione avverrà nel 2022) i risultati di un altro antivirale, paxlovid, capace di migliorare ulteriormente i risultati ottenuti con le due molecole precedenti. Per la prima volta a due anni dallo scoppio della pandemia sarà possibile contare su farmaci capaci di agire direttamente contro il virus.
LA VARIANTE OMICRON
Omicron è l'ultima delle varianti isolate nel 2021. Inizialmente identificata in Sudafrica, nel giro di poche settimane è diventata dominante a livello globale. Estremamente più contagiosa della variante Delta -rimane ancora da chiarire la minor capacità di causare malattia grave-, può essere "neutralizzata" grazie al booster con vaccini a mRNA.
Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.