Vaxzevria (Vaccino AstraZeneca per Covid-19)
+++ Aggiornamento. Il vaccino Vaxzevria non rientrà più nel piano vaccinale stabilito dal Ministero della Salute. Tutte le nuove somministrazioni sono effettuate con i vaccini a mRNA +++
Vaxzevria è un vaccino a vettore virale utile nella prevenzione di Covid-19. Sviluppato dall'azienda anglo-svedese AstraZeneca è stato approvato dall'EMA (Agenzia Europea del Farmaco) il 29 gennaio 2021.
COME FUNZIONA?
Tutti i vaccini ad oggi in commercio e sperimentazione per Covid-19 hanno come obbiettivo stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi in grado di riconoscere ed eliminare Sars-Cov-2. Ma a differenza della malattia, dove il virus nella sua interezza provoca una risposta immunitaria, i vaccini realizzati in questi mesi stimolano la produzione di anticorpi contro la proteina Spike, quella proteina di superficie che il virus utilizza per interagire con i recettori ACE-2 e penetrare all’interno della cellula da infettare.
Vaxzevria è un adenovirus modificato che contiene il gene per la produzione della proteina spike SARS-CoV-2, necessaria al virus che provoca l'infezione da Covid-19 per entrare nelle cellule dell'organismo. L'adenovirus non è in grado di riprodursi e non può provocare malattia, ma agisce da vettore. Il vaccino trasporta il gene fino alle cellule del corpo, che saranno quindi in grado di produrre la proteina spike, allertando così le cellule del sistema immunitario, che la riconosceranno come un nuovo «nemico» estraneo e si attiveranno per contrastarla, producendo anticorpi e attivando le cellule T.
QUANTO E' EFFICACE?
In base ai risultati dei clinical trial che ha portato all'approvazione del vaccino, Vaxzevria si è dimostrato efficace nel ridurre la probabilità di sviluppare sintomi da Covid-19 nel 60% dei casi dopo la seconda dose. Il vaccino, anche se meno efficace nel prevenire lo sviluppo dei sintomi da Covid-19 rispetto a quelli a mRNA, presenta un'efficacia elevatissima -paragonabile agli altri vaccini a mRNA- nel prevenire forme gravi di Covid-19. L'efficacia è stata riscontrata anche contro la variante alfa (inglese) mentre contro quella beta (sudafricana) Vaxzevria non protegge dall'infezione lieve-moderata. Quando a quella Delta, altamente contagiosa e divenuta predominante quasi ovunque, l'efficacia nel prevenire la malattia sintomatica si attesta tra il 60-67% mentre è del 92% nell'evitare l'ospedalizzazione e la morte.