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Cardiologia
Redazione
pubblicato il 06-08-2024

Lo sport come un farmaco da inserire in ricetta medica



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Un Disegno di legge per promuovere l’esercizio fisico come strumento di salute e prevenzione, permettendo alle famiglie di usufruire delle detrazioni fiscali

Lo sport come un farmaco da inserire in ricetta medica

Per incentivare l’attività fisica come strumento di prevenzione e promozione della salute, arriva un Disegno di legge che ha come obiettivo quello di rendere l’esercizio fisico prescrivibile in ricetta, proprio come un farmaco, e per questo detraibile fiscalmente.

Si tratta del Ddl 287 a firma della Senatrice Daniela Sbrollini e sottoscritto da tutti i partiti in X Commissione (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato su “Disposizioni recanti interventi finalizzati all'introduzione dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all'interno del Servizio sanitario nazionale”.

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IL DISEGNO DI LEGGE

In Italia il costo dell’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni, e proprio per questo il disegno di legge assume un peso fondamentale per incentivare l’esercizio fisico come strumento di prevenzione e di cura, rendendolo prescrivibile da parte del medico di medicina generale, pediatra di libera scelta e specialisti. Con la sottoscrizione del Ddl da parte di tutti i partiti, si avvia un iter legislativo che nel suo ambito potrebbe essere veramente rivoluzionario.

«Lo sport è un “farmaco” che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età», dichiara la Sen. Sbrollini, Vicepresidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato. «Il Disegno di legge che ho presentato intende dare la possibilità a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di inserirlo in ricetta medica, così che le famiglie possano usufruire delle detrazioni fiscali. La speranza è che, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento, le persone siano incentivate a impegnarsi in attività positive per la propria salute».

 

IL PESO DELL’INATTIVITÀ

La Sen. Sbrollini, che è anche Presidente dell’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili sottolinea come «i numeri evidenziano che l’esercizio fisico, nonostante sia un fattore determinante per la salute degli individui, è infatti ancora troppo poco praticato. I dati dell’Eurobarometro, infatti «dicono che nell’Unione europea il 45 per cento delle persone afferma di non fare mai esercizio fisico o praticare sport e una su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. La conseguenza è l’insorgere di milioni di casi di malattie non trasmissibili che peggiorano la salute delle persone e gravano sulle economie dei singoli paesi. Il rapporto congiunto dell’OMS e dell’OCSE “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa” evidenzia che, con un aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana, si eviterebbero in Europa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050, tra cui 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 1 milione di casi di diabete di tipo 2, oltre 400.000 casi di diversi tumori. In Italia il costo dell’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni. Da qui l’importanza di un’iniziativa legislativa che consenta finalmente di prescrivere l’esercizio fisico esattamente come un farmaco».

 

IL BINOMIO SPORT E SALUTE

«Una battaglia quella per sostenere il binomio tra sport e salute, che è importante portare avanti su più fronti», aggiunge la Sen. Sbrollini. «Come Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, a fianco delle società scientifiche FeSDI, SID e AMD, ho promosso negli ultimi anni molte iniziative, tra cui la firma di importanti protocolli d’intesa con il CONI e con Sport e Salute, finalizzati alla promozione dell’attività sportiva come corretto stile di vita e come forma di prevenzione per il diabete e l’obesità, con il coinvolgimento del mondo dello sport. Ritengo che lo sport sia uno strumento per investire sul miglioramento del Paese. È importante portare avanti un lavoro comune che consenta il riconoscimento del valore formativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva, ponendo la cura e la prevenzione delle malattie croniche al centro dell’agenda politica e dell’azione legislativa. Ringrazio i colleghi della Commissione Sanità del Senato per il sostegno a questo Disegno di legge, e auspico che con l’impegno comune la prescrizione dell’esercizio fisico come un farmaco possa divenire presto una legge».


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