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Alimentazione
Lucilla Titta
pubblicato il 30-07-2012

Una premuta di mirtilli e si abbassa la pressione e si riduce il colesterolo



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Frutti estivi, si raccomandano nella dieta di tutto l'anno. La ricchezza di antocianine ne fa un buon farmaco preventivo contro malattie cardiovascolari o diabete o cancro. Altre proprietà benefiche sono dovute all’alto contenuto di vitamina C

Una premuta di mirtilli e si abbassa la pressione e si riduce il colesterolo

Il mirtillo, piccolo frutto del sottobosco montano, gode di buona fama quanto al suo “far bene” alla salute. E non è una fama usurpata. Particolarmente significativo uno studio, pubblicato nel 2010, della Oklahoma State University in cui si sono reclutati due gruppi di persone affette da sindrome metabolica, una patologia emergente caratterizzata dalla presenza di più malattie croniche, come ipertensione, diabete o colesterolo alto.

Al primo gruppo è stato somministrato ogni giorno, per otto settimane, una bevanda a base di mirtilli (equivalente a 350 g del frutto fresco) mentre all’altro gruppo è stata data della semplice acqua.

Alla fine della prova le donne e gli uomini del primo gruppo hanno mostrato un significativo abbassamento dei valori di vari fattori di rischio cardiovascolare, come pressione sanguigna, colesterolo LDL ossidato e altri derivati dell’ossidazione lipidica.

Ci sono più che buone ragioni, dunque, per inserire i mirtilli nelle raccomandate 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. E anche se maturano ad agosto, è ben vero che possiamo trovarli nei supermercati tutto l’anno. Lo diciamo facendo comunque presente che frutta e verdura di stagione spesso sono più fresche e dunque più ricche di proprietà benefiche per il nostro organismo.

Da dove vengono queste proprietà?  Un indice è già il colore, forte.  Perché la frutta più colorata spesso è la più ricca di sostanze benefiche. In particolare, il colore rosso-blu dei mirtilli è legato al contenuto di antocianine, una classe di polifenoli ai quali si attribuiscono molte capacità come l’attività antiossidante e antinfiammatoria. E ossidazione e infiammazione sono alla base, ricordiamolo, dello sviluppo di malattie croniche quali diabete, obesità, cancro e malattie cardiovascolari. Facile dedurre come questi piccoli frutti di montagna possano giocare un ruolo nella prevenzione a largo raggio.

Anche la sezione Nutrizione del dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Milano è attivamente impegnata nella ricerca sui mirtilli. E in uno studio recente ha mostrato che il consumo giornaliero di una bevanda a base di mirtilli per sei settimane può modificare positivamente la flora intestinale favorendo la crescita dei bifidobatteri, cioè i famosi probiotici dalle proprietà benefiche  sulla salute di tutto l’organismo.

Questa capacità dei mirtilli si può definire con il termine “effetto prebiotico”, vale a dire in grado di favorire la crescita dei microrganismi probiotici nel nostro intestino. Tale proprietà non si deve solo alle antocianine ma anche al contenuto in fibra.

 

PER SAPERNE DI PIU'

Lucilla Titta, nutrizionista della Fondazione Veronesi, tiene una rubrica, “Prevenire mangiando”, all’interno della trasmissione “Primo tempo”. Il canale è Class Tv Msnbc.

La puntata sui mirtilli: lunedì 25 giugno ore 9.30


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