Spaghetti e le proprietà nutritive del grano per combattere malattie cardiovascolari, tumore al colon e anche il diabete
Ricercatori dell’Università del Molise, di quella di Bari e di quella australiana di Adelaide stanno sperimentando di potenziare le proprietà nutritive del grano per combattere malattie cardiovascolari, tumore al colon e anche il diabete
Utilizzare al meglio i valori nutritivi del grano duro e dell’orzo, sfruttando le fibre in essi contenute, per prevenire il tumore del colon, una patologia fra le più diffuse al mondo.
È con questo obiettivo che più centri di ricerca – l’Università del Molise e di Bari e l’Università di Adelaide - nell’ambito di due progetti dell’ARC Center of Excellence in Plant Cell Walls, stanno provando a creare super-spaghetti super-sani.
SPAGHETTI
Gli spaghetti del futuro non saranno né più lunghi né più saporiti di quelli tradizionali, ma più salutari, grazie ad una semola dalla formulazione speciale. L’università di Bari sta, infatti, investigando su come potenziare, durante il processo di crescita, le proprietà nutritive delle fibre di grano, capaci di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Nel Molise, invece, in un secondo progetto, si studierà come e se due molecole fondamentali delle fibre presenti nel frumento e nell’orzo (arabinoxilano e i betaglucani) possano migliorare la qualità della pasta e di altri prodotti a base di cereali che giungono sulla nostra tavola. «Queste informazioni – spiega Emanuele Marconi, ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università del Molise - verranno utilizzate per sviluppare poi una pasta ‘su misura’ in grado di sprigionare, una volta cucinata, proprietà benefiche sia per la circolazione e il cuore con effetti anticolesterolemici che per favorire il metabolismo glucidico (antidiabete)». Con ricadute positive sull’allontanamento del rischio di tumore del colon-retto.
LA PASTA
Perché puntare proprio sulla pasta? Le statistiche confermano che si tratta del piatto principe della dieta mediterranea con un consumo fra gli italiani di circa 27 kg pro capite.
Dunque, se davvero la ricerca confermasse le auspicate premesse, la pasta potrebbe rientrare con tutti gli onori a far parte di quei super-cibi che fanno bene alla salute, senza dover ricorrere ad alimenti arricchiti con vitamine, fibre e minerali. «La pasta, già naturalmente, è un ottimo alimento dal punto di vista della salute – continua Marconi - ma possiamo ancora migliorarlo utilizzando ingredienti ricchi in composti bioattivi naturalmente presenti nei cereali, mantenendone intatto il gusto». Ma non solo. «I super-spaghetti – dichiara Rachel Burton dell’Università dell’Australia – conterranno potenziali benefici per il consumatore, preservando anche la qualità».