La Soluzione Minerale Miracolosa viene venduta come rimedio per diverse malattie. Ma non ci sono prove che ne documentino i benefici e gli effetti collaterali possono essere gravi
Nei fatti, non ha nulla di quel che lascia intendere l'aggettivo che la definisce. «Miracolosa» non è infatti la soluzione minerale a base di clorito di sodio, secondo i promotori in grado di curare numerose malattie: dalla malaria all'epatite, dal cancro all'autismo, dalla tubercolosi alla chikungunya. Anzi. Se assunto alle dosi indicate, il prodotto può provocare vomito e diarrea persistenti, da cui l'eventuale comparsa di condizioni che possono diventare anche critiche: disidratazione, dolori addominali e bruciore alla gola. Alla luce di questi rischi, nelle scorse settimane, sia il ministero della Salute sia la Food and Drug Administration hanno messo in guardia i consumatori.
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SOLUZIONE MINERALE MIRACOLOSA: DI COSA SI TRATTA?
Secondo i promotori, basterebbero alcune gocce della «Soluzione Minerale Miracolosa» per risolvere problemi di salute di ogni genere e depurare il corpo dalle tossine. Il composto altro non è che una soluzione acquosa in cui è disciolto clorito di sodio, in concentrazioni comprese tra il 20 e il 30 per cento. Il prodotto viene «attivato» dall'acido citrico (presente per esempio nel succo di limone), all'interno del quale si consiglia di diluire poche gocce del composto, prima di ingerire il tutto. Questo approccio, secondo l'inventore John Humble, sarebbe in grado di curare diverse malattie. La prima a essere citata è stata la malaria, poi la lista si è allungata: arrivando ad annoverare finanche l'ebola. In che modo agirebbe la Soluzione Minerale Miracolosa, però, nessuno lo hai mai chiarito. In maniera piuttosto generica, la soluzione viene definita in grado di «uccidere gran parte dei microrganismi attraverso un processo di ossidazione». Come? Per merito di una «caratteristica chimica che cambia e rende la molecola del diossido di cloro selettiva nei confronti dei patogeni».
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COME BERE CANDEGGINA
Di vero c'è che il clorito di sodio è un potente disinfettante, usato con questa finalità anche a livello industriale. La combinazione con l'acido citrico accentua l'effetto, portando alla sintesi di biossido di cloro (che sarebbe il principio attivo). Ma l'azione ossidante è rilevabile in realtà anche nei confronti delle cellule sane: e non soltanto dei patogeni. La diluizione con l'acqua è dunque consigliata per smorzare l'aggressività del clorito di sodio acidificato, rendendo così il consumo della soluzione pressoché ininfluente. Ma dal momento che non ci sono elementi per escludere un danno dovuto all'utilizzo prolungato, diverse autorità sanitarie stanno prendendo posizione contro il consumo della «Soluzione Minerale Miracolosa». La Food and Drug Administration - l'ente statunitense che si occupa di autorizzare l'immissione in commercio di farmaci e alimenti - non ha mai dato l'ok alla sua distribuzione. Da qui il parere ribadito nelle scorse settimane, nove anni dopo quello risalente al 2010. «L'ingestione equivale a bere candeggina - afferma il commissario Norman Sharpless -. Non ci sono prove che documentino la sicurezza e l'efficacia di questo prodotto, non autorizzato e potenzialmente dannoso per i consumatori».
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IL BLUFF CHE NASCONDE LA TOSSICITA'
In effetti le prime avvisaglie sono già arrivate. In diversi Paesi - Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Irlanda, Messico, Nuova Zelanda, Singapore, Spagna, Svizzera, Uganda, Regno Unito, Vanuatu e Stati Uniti d’America - i consumatori hanno riferito effetti collaterali anche gravi dopo aver assunto la «Soluzione Minerale Miracolosa»: per via orale, attraverso la cute, le orecchie o come clistere. Tra questi, i più ricorrenti sono stati il vomito e la diarrea che, se persistenti, possono determinare una disidratazione di gravità progressiva. Ma siccome su diversi siti vengono descritti come la prova dell'efficacia della soluzione, il Ministero della Salute italiano avverte: «Il fatto che gli utilizzatori possano credere che i sintomi gastrointestinali sono normali comporta due implicazioni: la prima è che possono continuare ad assumere dosi elevate convinti dell'efficacia del prodotto e la seconda è che possono decidere di non rivolgersi a un medico». Da qui l'invito a lasciar perdere la «Soluzione Minerale Miracolosa», reperibile in rete anche con altri nomi (Supplemento Minerale Miracoloso», «Soluzione di biossido di cloro», «Soluzione di purificazione dell'acqua»). Etichette diverse per lo stesso bluff: meglio evitarlo, se si vuole proteggere la propria salute.
Fonti
Fabio Di Todaro
Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).