L’aglio è un alimento da sempre presente nella nostra dieta. In alcune regioni d’Italia è presente come ingrediente base di ricette tipiche e radicate. Dapprima grazie a credenze popolari e successivamente dal mondo scientifico, l’aglio è riconosciuto per le sue innumerevoli attività benefiche sul nostro organismo. Una delle attività più anticamente attribuita all’aglio è quella antibatterica, questo potrebbe essere confermato da nuove evidenze scientifiche emerse dall’ultimo aggiornamento del fondo mondiale per la ricerca sul cancro.
È infatti presente un’evidenza probabile che il consumo di aglio, e più in generale di composti solforati, prevenga dall’insorgenza di tumore dello stomaco, ipotizzando un meccanismo di rallentamento della crescita di Helicobacter Pylori. Gli alimenti che contengono maggiormente composti solforati sono aglio, cipolla e porro. Un’altra evidenza probabile colloca l’aglio come fattore protettivo rispetto all’insorgenza di cancro al colon. Una delle molecole più attive dell’aglio è l’allicina, presente soprattutto nell’alimento fresco.
Per sfruttare al meglio le sue potenzialità è necessario tritare o schiacciare gli spicchi di aglio. Studi epidemiologici hanno notato che nelle popolazioni che consumano elevate quantità di aglio l’incidenza delle malattie cardiovascolari è più bassa. Si ipotizza che questo effetto sia dato dalle capacità antiossidanti e antipertensive dell’allicina e di suoi derivati ma gli studi su umani sono ancora in atto. Strofinare l’aglio sulle bruschette al pomodoro, piatto tipicamente estivo, è un buon metodo per introdurre l’allicina.