Chiudi
Ginecologia
Caterina Fazion
pubblicato il 04-05-2023

La vaccinazione anti Covid altera il ciclo mestruale?



Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

Uno studio svedese effettuato su quasi 3 milioni di donne afferma che non vi è nessun nesso causale certo tra vaccinazione e temporanea alterazione del ciclo mestruale

La vaccinazione anti Covid altera il ciclo mestruale?

A seguito della vaccinazione anti Covid molte donne hanno riferito alterazioni nel loro ciclo mestruale, intese come numero di giorni di sanguinamento e abbondanza del flusso. Le autosegnalazioni, nonostante siano utili per portare alla luce eventi potenzialmente rilevanti per le donne interessate, potrebbero non essere sufficientemente affidabili per stabilire un’associazione certa.

Come risolvere questo problema e valutare il nesso causale tra vaccinazione anti Covid e alterazione del ciclo mestruale in donne in premenopausa e in postmenopausa?

Covid-19: i vaccini riducono la carica virale e ostacolano la circolazione

Covid-19: i vaccini riducono la carica virale e ostacolano la circolazione

07-12-2022

 

LO STUDIO

Come riportato nello studio di coorte pubblicato sul British Medical Journal, i ricercatori svedesi hanno utilizzato i dati contenuti nei registri sanitari di 2.946.448 donne di età compresa tra 12 e 74 anni, raccolti da dicembre 2020 a febbraio 2022. Lo scopo? Valutare il rischio di disturbi mestruali e sanguinamenti dopo la vaccinazione anti Covid.

Le donne coinvolte nello studio sono entrate in contatto con l'assistenza sanitaria per visite di assistenza primaria, visite specialistiche ambulatoriali e giorni di degenza ospedaliera relativi a disturbi mestruali o sanguinamenti, sia prima sia dopo la menopausa. Dallo studio sono state invece escluse le donne in gravidanza, quelle che vivono in case di cura o che presentano una storia di disturbi mestruali o emorragici, cancro al seno, cancro agli organi genitali femminili o che hanno subito un'isterectomia tra il 1° gennaio 2015 e il 26 dicembre 2020.

Delle donne coinvolte, oltre 2,5 milioni (88%) hanno ricevuto almeno una vaccinazione contro il Covid e oltre 1,6 milioni (64%) tre dosi durante il periodo di studio, prima della fine del follow-up. I rischi sono stati valutati in base al vaccino somministrato (Pfizer-BioNTech, Moderna o Oxford-AstraZeneca) e al numero di dosi (zero dosi, prima, seconda e terza dose) in due finestre temporali differenti (1-7 giorni, considerato il periodo di controllo, e 8-90 giorni).

 

COSA È EMERSO?

Nello studio non è stata trovata alcuna evidenza certa di un aumento del rischio di alterazioni mestruali dopo la vaccinazione. Le associazioni tra la vaccinazione e il sanguinamento postmenopausale sono risultate deboli e incoerenti, e ancora meno coerenti quelle relative ai disturbi mestruali e al sanguinamento nel periodo premenopausale.

Le analisi dei singoli vaccini e del rischio di emorragia postmenopausale, a seguito di aggiustamento per fattori socioeconomici, per il precedente utilizzo dell'assistenza sanitaria e per diverse condizioni mediche specifiche, hanno suggerito un aumento del rischio del 23-33% dopo 8-90 giorni con Pfizer-BioNTech e Moderna dopo la terza dose, ma un'associazione meno chiara con Oxford-AstraZeneca.

Per le alterazioni mestruali nelle donne in premenopausa, l'aggiustamento per i diversi fattori ha eliminato quasi completamente le deboli associazioni osservate nelle analisi grezze.

 

IL PARERE DEI RICERCATORI

Come sottolineato dagli autori, si tratta di risultati osservazionali con diverse limitazioni, tra cui il fatto che il tempo trascorso tra l'insorgenza, l'inizio dei sintomi e la data di contatto con l'assistenza sanitaria potrebbe essere considerevole, rendendo difficile l'interpretazione dell'effetto delle diverse finestre temporali. Tuttavia, si parla di uno studio di grandi dimensioni con un follow-up quasi completo, che utilizza dati solidi provenienti da registri nazionali.

Per questo motivo, i ricercatori concludono che «sono state osservate associazioni deboli e incoerenti tra la vaccinazione contro SARS-CoV-2 e il sanguinamento nelle donne in postmenopausa, e sono state registrate prove ancora minori di un'associazione per i disturbi mestruali o il sanguinamento nelle donne in premenopausa. Questi risultati, dunque, non forniscono un supporto sostanziale per un'associazione causale tra la vaccinazione SARS-CoV-2 e i contatti sanitari relativi a disturbi mestruali o emorragie».

Caterina Fazion
Caterina Fazion

Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile


Articoli correlati


In evidenza

Torna a inizio pagina