Come organizzare il calendario delle vaccinazioni nell'adolescenza (vaccino anti-HPV e richiamo difterite-tetano-pertosse-polio) con l'arrivo dei vaccini contro il Covid-19? La risposta dell'esperto
Mia figlia maggiore compirà fra poco 16 anni e ha ricevuto la convocazione per effettuare il richiamo dei vaccini antitetano-difterite-pertosse-polio (DTPP) salk. Nello stesso tempo si sono aperte le vaccinazioni anticovid per la sua età, e vorremmo dare priorità a questo vaccino posticipando gli altri richiami di qualche mese per lasciare tempo sufficiente tra la seconda dose di anticovid e i richiami di cui sopra.
Vorremmo sapere se posticipare antitetano-difterite-pertosse-polio salk di qualche mese può creare problemi. Al momento il vaccino anticovid è prenotato per la metà di giugno, quindi farà il richiamo anticovid a fine luglio e gli altri dovrebbero slittare a fine agosto/inizio settembre. Allo stesso modo, le figlie minori hanno fatto la prima dose di vaccino HPV a fine maggio, per loro abbiamo prenotato il vaccino anticovid a poco meno di un mese di distanza; è un lasso di tempo corretto tra i due diversi tipi di vaccino?
A.S., domanda pervenuta via form Chiedi all'esperto
Risponde il Prof. Carlo Signorelli Ordinario di Igiene e Sanità Pubblica Università Vita-Salute San Raffaele, Milano
Gentile Signora,
gli studi sui vaccini anti COVID-19 non hanno fino ad ora dimostrato particolari interazioni o interferenze con altre vaccinazioni. Addirittura un recente documento del 14 maggio del CDC (USA) (si vedano le fonti in calce all'articolo, ndr) non ha previsto controindicazioni alla somministrazione contemporanea con altri vaccini.
Tuttavia in Italia, attualmente, viene precauzionalmente consigliato un intervallo di due settimane tra la vaccinazione contro il COVID-19 e le altre vaccinazioni, e ciò al fine di avere maggiore certezza di efficacia. Nella fattispecie per sua figlia sedicenne appare ragionevole far slittare di qualche giorno il richiamo del vaccini antitetano-difterite-pertosse-polio Salk, essendo la ragazza comunque già protetta con precedenti dosi; mentre per le sue due figlie minori la distanza oltre le 2 settimane costituisce una garanzia di efficacia e sicurezza.
Dopo la prima della campagna vaccinale fase dedicata alla protezione di anziani e pazienti fragili, risulta ora fondamentale agire su quelle categorie che hanno un rischio di trasmissione più elevato a causa delle interazioni sociali, seppur con minori rischi di malattia grave. Ecco perché è fondamentale insistere per convincere i giovani a vaccinarsi. Solo così si potrà tentare di raggiungere l’immunità di gruppo.
Un cordiale saluto
Non fermare la ricerca. Dona ora per i pazienti più fragili.