Il voto sul report per il Piano europeo di lotta al cancro e il ruolo dell'alcol: il commento di Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi
Ieri il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti proposti sul consumo dell’alcol all’interno del report sul Piano europeo di lotta al cancro (Strengthening Europe in the fight against cancer).
Come Fondazione Umberto Veronesi ci eravamo espressi con un parere contrario agli emendamenti, che introducono il concetto di “consumo dannoso” rispetto a “un consumo moderato e responsabile”, mentre le evidenze scientifiche dimostrano che NON esiste una quantità di consumo di etanolo privo di rischi per la salute.
Riteniamo che l’informazione corretta sulla salute sia un diritto del cittadino e del consumatore, che può fare scelte davvero libere solo se ne conosce le implicazioni.
Non si tratta dunque di allarmare né criminalizzare una categoria di bevande che, peraltro, è fortemente legata alla tradizione, al territorio e all’economia del Paese.
Si tratta piuttosto di promuovere consapevolezza sull’alcol e di contrastare vecchie convinzioni (ad esempio “un bicchiere di vino a pasto fa bene alla salute”), smentite dalla comunità scientifica da anni.
Pensiamo che un sistema maturo sia in grado di distinguere tra demonizzazione e responsabilizzazione: sicuramente i cittadini, se correttamente informati, sono in grado di farlo.
Ecco perché siamo dispiaciuti per l’esito della votazione, ma continueremo con maggiore impegno a fornire un servizio di informazione scientifica di qualità, autorevole e indipendente.
Monica Ramaioli è Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi.
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