Il fumo danneggia le ciglia che rivestono le vie respiratorie. Senza di esse diventa sempre più difficile espellere le sostanze dannose. Così si genera la tosse
Il fumo di sigaretta contiene migliaia di sostanze chimiche che irritano le vie aeree e i polmoni. Quando un fumatore inala queste sostanze, il corpo cerca di proteggersi attraverso la tosse, che è un meccanismo fisiologico che serve proprio a espellere le sostanze nocive dai polmoni. Per capire quanto il fumo possa essere dannoso basta pensare a come ha origine la tipica tosse che affligge al mattino i fumatori.
Le intere vie respiratorie sono rivestite da minuscole strutture filiformi denominate ciglia. Queste, insieme al muco, hanno il compito di trasportare fuori dall’apparato respiratorio le sostanze nocive (un po’ come avviene a un cantante che si lancia sul pubblico ed è trasportato in cima alle braccia stese). Il fumo, tuttavia, ha effetti che compromettono questa capacità. Ciò fa sì che parte delle sostanze chimiche inspirate rimanga nei polmoni.
Durante il riposo notturno, in assenza di fumo, una parte delle ciglia recupera la propria motilità, così al risveglio il corpo cerca di espellere il materiale nocivo accumulato il giorno precedente: per farlo utilizza la tosse.
Alla lunga, l’incapacità delle ciglia di funzionare diventa permanente privando l’apparato respiratorio della capacità di espellere le sostanze nocive e rendendole maggiormente esposte anche alle aggressioni di virus e batteri presenti nell’aria. Smettendo di fumare si recupera la funzionalità delle ciglia del naso in un paio di settimane e di quelle dei polmoni i circa tre mesi.