In alcuni casi, le terapie oncologiche possono determinare l'insorgenza di disturbi cognitivi. I consigli per affrontarli (e superarli)
I disturbi cognitivi associati al cancro e ai trattamenti (il cosiddetto «cervello in chemioterapia») sono solitamente temporanei e spesso migliorano col tempo. In alcuni casi, però, possono durare molti mesi. Può essere quindi utile mettere in atto una serie di strategie per contrastarne gli effetti.
- Custodire un diario: tenere traccia dei sintomi può aiutare a capire l’evoluzione del disturbo e organizzare la propria vita di conseguenza. Per esempio si potrebbe notare che i sintomi sono peggiori al mattino o quando si è stanchi: ciò può aiutare a pianificare la giornata in modo da svolgere compiti più difficili quando ci si sente meglio
- Imparare strategie per affrontare i problemi di memoria: liste, post-it, calendari possono rivelarsi preziosi alleati per gestire le cose più difficili da ricordare
- Imparare a organizzarsi: per gestire al meglio le proprie attività può essere utile semplificare le cose, non sovraccaricarsi di lavori, fare una cosa alla volta, sviluppare una routine quotidiana gestibile
- Esercizi mentali: gli esercizi mentali possono aiutare ad allenare il cervello e migliorare la memoria e la concentrazione. Cruciverba, parole crociate, sudoku: tutto va bene per tenere il cervello attivo
- Mantenersi attivi: l’attività fisica, oltre a migliorare la funzionalità mentale, aiuta a sentirsi più vigili e ridurre la stanchezza
- Ridurre lo stress: le situazioni stressanti possono influenzare la memoria di tutti, ancor più quella delle persone che si stanno confrontando con gli effetti del cancro e delle terapie
- Riposare: fare delle pause regolari, riposarsi, dormire molto è essenziale per dare al cervello il tempo di recuperare
- Non rinunciare al supporto: il «cervello in chemioterapia» è una condizione che la maggior parte delle persone ignora. Spiegare alla famiglia e agli amici la situazione può aiutare a far capire loro come ci si sente e a ottenere l’aiuto necessario