La risposta (negativa) al quesito posto da una paziente oncologica, preoccupata per il rischio che l'attività fisica possa far «crescere» il suo tumore al colon-retto
Ho un tumore del colon e il mio oncologo mi ha raccomandato di evitare di fare sport, perché l'acido lattico produce glucosio che favorirebbe la crescita della malattia. È possibile una cosa simile? Mi sembra un po' assurda, visto che fino a prova contraria fare movimento è salute.
Loredana (Modena)
Risponde Stefano Cascinu, direttore della struttura complessa di oncologia medica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Modena
L’attività sportiva nelle persone che hanno avuto una forma di tumore non è sconsigliata. Anzi, se moderata, giornaliera o almeno di tre volte la settimana, può essere davvero utile. Per esempio migliora la fatigue e permette di mantenere il proprio peso corporeo che rappresenta un importante fattore protettivo verso le recidive di malattia in alcuni tumori, come quello della mammella e del colon. Persino l’attività agonistica non è impossibile. Ci sono molti campioni che hanno avuto l’esperienza del cancro e guariti sono diventati o tornati dei campioni nelle più diverse discipline sportive. Ovviamente, sempre sotto un attento controllo medico.
La relazione tra l’attività sportiva e la produzione di acido lattico, che è stata suggerita come un rischio perché produce zuccheri, non trova alcuna motivazione scientifica e non rappresenta alcun pericolo. Gli zuccheri non sono di per se un rischio. Non sono benzina per il tumore. Tra l’altro, quando l’organismo ne viene privato, risponde producendo zuccheri da grassi e proteine. Quando diventano un rischio? Quando in eccesso e non solo per le patologie tumorali. Sono collegati all’aumento di peso e alla obesità dove si producono fattori infiammatori che possono cooperare nello sviluppo del cancro.
Un eccesso di zuccheri porta anche all’aumento della insulina, l’ormone che ne regola il livello nel sangue. Purtroppo questo ormone, oltre al suo ruolo fondamentale per il metabolismo cellulare, può determinare la produzione di fattori che favoriscono l’infiammazione e la crescita cellulare. Inoltre una sua azione particolarmente pericolosa per il carcinoma del colon è la produzione di un fattore di crescita particolare, l’IGF-1.
Come superare questi problemi? Limitando ma non eliminando gli zuccheri nell’ambito di un alimentazione equilibrata fra zuccheri, grassi e proteine. Tutti elementi che in eccesso possono essere pericolosi, ma che, se carenti, possono determinare altrettanti seri problemi.